Stili di vita

Proteggere gli occhi davanti al pc: le regole da seguire

Computer e dispositivi mobili sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Che sia per lavoro, studio o semplice passatempo, le persone trascorrono in media dalle 6 alle 9 ore al giorno davanti a uno schermo.

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Immagine | Pixabay @ StartupStockPhotos

È ormai noto che passare un tempo prolungato davanti al pc, senza adottare le accortezze necessarie, può provocare disturbi come mal di testa, visione offuscata, secchezza oculare e affaticamento della vista. Vediamo allora alcune regole per preservare la salute dei nostri occhi durante l’utilizzo dei dispositivi elettronici.

La sindrome da computer

La quasi totalità delle persone che passano molte ore davanti a uno schermo (tra il 70 e il 90% degli utenti) è affetta dalla “sindrome da computer” o “CVS”, dall’inglese Computer Vision Syndrome. Spesso però chi è colpito da questo disturbo nemmeno se ne accorge, anche perché in molti casi i sintomi scompaiono poche ore dopo essersi allontanati dallo schermo. Bruciore e prurito agli occhi, arrossamento e affaticamento oculare, occasionale visione sdoppiata, mal di testa e mal di collo sono tutti sintomi di questa sindrome poco nota.

Le cause

La luce blu emessa dai device, poco naturale, può stancare molto la vista. Quando guardiamo uno schermo, senza che ce ne rendiamo conto sbattiamo le palpebre con minore frequenza del normale, determinando un calo della lubrificazione dell’occhio e quindi una maggiore secchezza. Inoltre passare molte ore davanti a computer, tablet e cellulari può peggiorare i problemi di convergenza nei soggetti predisposti. La lettura su schermo risulta poi più difficoltosa che su carta perché spesso le lettere sono meno definite che su uno stampato e il livello di contrasto tra caratteri e sfondo è minore.

Immagine | Pixabay @ Juraj Varga

I rimedi

La prima regola da seguire è quella del 20-20-20: ogni 20 minuti passati con lo sguardo fisso sullo schermo, facciamo una pausa di 20 secondi fissando un punto lontano da noi almeno sei metri (20 piedi). Ricordiamoci inoltre di sbattere le palpebre di frequente. Una buona abitudine è anche quella di utilizzare delle lacrime artificiali per mantenere l’occhio idratato.
Altra accortezza importante è quella di tenere lo schermo pulito e illuminato in modo tale che la visione risulti confortevole. E’ da evitare un’illuminazione troppo violenta che creerebbe riflessi sullo schermo, ma anche un’illuminazione scarsa. Lo schermo deve essere posizionato a una distanza di 50-60 centimetri e con la parte superiore all’altezza della nostra linea degli occhi, in modo da non nascondere ciò che si trova oltre lo schermo.
Se il dolore aumenta, esistono anche occhiali appositi da indossare durante il lavoro al pc che aiutano a proteggere la vista. In generale, se si passano molte ore davanti a un computer è raccomandato fare un esame della vista approfondito una volta l’anno.

Benedetta Leardini

Giornalista, nel tempo libero organizzo viaggi in posti sempre più improbabili, in solitaria o in compagnia di coraggiosi o ignari compagni di avventura. Appassionata di yoga, mi interesso anche di sostenibilità e salute (che deve essere buona, per affrontare i viaggi improbabili)

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