Visione distorta: che cos’è e quali sono le cause

Una visione distorta delle immagini al centro del proprio campo visivo non è mai un buon segnale. Potrebbero essere delle spie di molti altri problemi che non vanno assolutamente sottovalutati. Uno di questi potrebbe riguardare la macula, la parte centrale della retina. Se l’immagina è distorta allora può essere che la retina abbia subito delle alterazioni a causa di qualche malattia, come ha spiegato il professor Francesco Bandello, direttore dell’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Università Vita-Salute San Raffaele al Corriere della Sera: “Le condizioni più spesso chiamate in causa sono l’edema maculare diabetico, l’edema secondario a trombosi venose retiniche e la degenerazione maculare correlata all’età nella sua forma essudativa”.

Occhio
Occhio | pixabay @Skitterphoto

Le dichiarazioni

E ancora: “L’edema maculare diabetico è una temibile complicanza della retinopatia diabetica ed è causato dalla raccolta di liquido nella macula, determinata dalla permeabilità aumentata dei piccoli vasi. La conseguenza è l’insorgenza molto graduale di una visione deformata e offuscata. La trombosi venosi retinica consiste in un’occlusione delle vene che drenano il sangue proveniente dalle varie aree retiniche, evento che può determinare l’insorgenza improvvisa di una visione deformata a causa dell’accumulo di liquido (edema) a monte dell’ostruzione”. La degenerazione maculare correlata all’età è una malattia sempre più frequente per l’allungamento della vita: “La sua forma essudativa o neovascolare è legata alla crescita di nuovi vasi sanguigni all’interno della macula. Da questi vasi neoformati e malformati fuoriesce del liquido che si accumula all’interno della macula causando distorsione delle immagini”.

Analisi medica
Analisi medica | pixabay @kkolosov

Cosa bisogna fare?

Ma cosa bisogna fare se si ha una visione distorta delle immagini? Cosa fare, quindi, per capire quale sia il problema? Lo ha spiegato, sempre nell’intervista al Corriere della Sera, il professor Francesco Bandello, spiegando quanto sia utile – nel caso una persona abbia la sensazione che sia cambiata la percezione delle immagini – fare un autoesame con la con la griglia di Amsler, un reticolo a righe verticali e orizzontali: “In pratica bisogna guardarlo, coprendo alternativamente uno dei due occhi, e notare se le linee appaiono dritte o distorte. Il passo successivo è fare una visita oculistica il prima possibile”. Dati alla mano, negli ultimi 10 anni sono stati importanti i progressi fatti nella medicina per quanto riguarda il trattamento delle malattie della retina che possono compromettere la visione centrale. Un grande merito va alle terapie intravitreali con farmaci che aiutano a contrastare i mediatori chimici responsabili dell’edema (in caso di edema maculare e trombosi venosa retinica) e della formazione di neovasi nella degenerazione maculare essudativa.

Ma quali sono i farmaci che si possono utilizzare? I farmaci che possono essere utilizzati per le iniezioni intravitreali, ovvero all’interno del corpo vitreo, “appartengono a due famiglie: gli anti-Vegf o inibitori della formazione di nuovi vasi sanguigni, e i cortisonici. I primi sono utilizzati nel trattamento della degenerazione maculare senile essudativa, nell’edema maculare diabetico e nell’edema maculare secondario a trombosi dei vasi retinici. Mentre i cortisonici sono utilizzati per il trattamento dell’edema maculare diabetico e di quello secondario a trombosi dei vasi retinici”, ha concluso il professor Bandello.

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