Può capitare, in estate, di voler fare pausa pranzo con un cono o una coppetta di gelato. Nessun problema, a patto di non farlo sempre
Passa il tempo, cambiano le generazioni, ma il gelato rimane una passione intramontabile. Nonostante l’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione, non ce lo facciamo mancare: i dati Sigep rivelano che nell’ultimo anno abbiamo consumato circa 2.8 chili di gelato artigianale a testa. Nel frattempo, sono aumentati anche i consumi di gelato industriale, sempre più apprezzato grazie a gusti ricercati e spesso più leggero, ideale per chi ama variare. Lo dimostrano le tante novità dell’estate 2023.
Il gelato può sostituire il pranzo?
È buono, è pratico, è fresco, una coccola nelle giornate di afa, e proprio per questo non è raro cedere alla tentazione di mangiare un cono o una coppetta a pranzo. Ma è una buona idea? Dal punto di vista nutrizionale, purtroppo no: la regola di base è destinare il gelato ad altri momenti della giornata.
Questo perché un pasto bilanciato dovrebbe essere composto per metà da verdure ricche di fibre, per un quarto da fonti di proteine (come legumi, pesce, uova, formaggi e carne), e per l’ultimo quarto da carboidrati, preferibilmente provenienti da cereali integrali. Nutrienti (e micronutrienti) di cui il gelato non è particolarmente ricco, quindi non può essere considerato un pasto bilanciato e completo.
Il gelato è tipicamente preparato con latte fresco, uova, zucchero e acqua, a cui si possono aggiungere ingredienti come cioccolato e frutta secca. In media, contiene 30 grammi di carboidrati, 2 grammi di proteine, 7 grammi di grassi saturi, e una quantità elevata di zuccheri semplici.
Il contenuto calorico è quindi piuttosto elevato: per 100 grammi si va da circa 170 a 300 calorie, soprattutto per i gusti a base di crema, che sono più ricchi di grassi e zuccheri. Questo può far innalzare immediatamente la glicemia, portando a un accumulo di grasso e facendo tornare la fame poco dopo. In sintesi, oltre a non essere un alimento bilanciato, il gelato non sazia a lungo.
Non sazia nemmeno se è alla frutta, anche se dal punto di vista nutrizionale è preferibile: se il gelato è preparato con frutta fresca di stagione senza aggiunta di dolcificanti o latte, è decisamente meno ricco di zuccheri e grassi. Tuttavia, non può comunque sostituire un pasto completo. Può però essere un’ottima scelta per una merenda o un dessert a fine cena.
Naturalmente, ogni tanto è bello concedersi uno sgarro e gustarsi un bel gelato a pranzo, soprattutto d’estate e in vacanza, magari sotto l’ombrellone. L’importante è che rimanga un’eccezione. Ancora meglio se poi si riesce a bilanciare il pasto serale con cibi ricchi di fibre, proteine facilmente digeribili, vitamine e minerali che aiutano il nostro organismo a funzionare correttamente. Quindi via libera a verdura, frutta, cereali integrali, e fonti proteiche leggere che non sovraccarichino l’organismo già stressato dal caldo.
Un po’ come dovremmo fare ogni volta che mangiamo un dolce, perché, alla fine, il gelato è pur sempre un dolce. Anche la Dieta Mediterranea ci ricorda che va consumato occasionalmente. Quindi, buon senso e attenzione a cosa mangiamo, preferendo sempre un gelato fatto con materie prime di qualità, senza additivi: è più leggero, più sano e, soprattutto, più gustoso.