Il cibo che attrae: perché il comfort food ci fa stare bene?

Il legame tra emozioni e cibo è una connessione profonda e antica, e uno degli aspetti più affascinanti di questa relazione è rappresentato dal concetto di “comfort food”. Questo termine si riferisce a quei cibi che, in momenti di stress, tristezza o semplicemente nostalgia, sono in grado di donare un senso di benessere e consolazione. Ma cosa rende il comfort food così attraente, e perché ha un impatto così positivo sul nostro stato d’animo?

Radici psicologiche del comfort food

Il richiamo emotivo del comfort food ha radici profonde nella psicologia umana. Durante l’infanzia, molti di noi hanno associato il cibo alle cure materne e alle esperienze familiari positive. I cibi consumati in questi momenti diventano un legame emotivo con il comfort e la sicurezza. In situazioni stressanti o difficili, tornare a quei sapori familiari può evocare sensazioni di calma e appagamento. Se molte pietanze considerate comfort food sono legate a ricordi e momenti felici del passato, oltre agli aspetti biologici, c’è anche un componente emotivo e psicologico legato alla nostalgia. Mangiare comfort food può essere un modo di riconnettersi con il passato, creando un ponte tra la nostra vita attuale e i ricordi di momenti più spensierati. Il comfort food è estremamente soggettivo e varia ampiamente da persona a persona e da cultura a cultura. Mentre per qualcuno una tazza di cioccolata calda rappresenta il massimo comfort, per altri potrebbe essere una ciotola di zuppa di pollo o un piatto di pasta al formaggio. Questa diversità sottolinea l’importanza dell’esperienza personale e culturale nel definire cosa costituisca il comfort food. Sebbene il comfort food possa offrire momenti di sollievo e gioia, è essenziale trovare un equilibrio e non farne un ricorso costante in risposta allo stress. Trovare alternative più equilibrate e salutari può contribuire a mantenere una buona salute mentale e fisica nel lungo termine.

Neuroscienze del gusto e delle emozioni

A livello neurologico, il cibo agisce direttamente sulle regioni del cervello coinvolte nel controllo delle emozioni, come l’ippocampo e l’amigdala. Il comfort food, spesso ricco di carboidrati e grassi, può innescare la produzione di neurotrasmettitori legati al piacere, come la dopamina. Questo crea una sensazione di gratificazione e benessere, contribuendo a spiegare perché tendiamo a cercare specifici cibi in determinati stati d’animo.

L’indagine

In un’indagine condotta dall’Osservatorio di Soluzione Group durante la quarantena, è emerso che per gli italiani il comfort food per eccellenza è la pizza. Marie Wright, scienziata del cibo, spiega che i comfort food hanno il potere di modulare l’umore innescando ricordi positivi. In particolare, durante periodi di crisi, le persone cercano il supporto emotivo nel cibo, come il cioccolato, che può offrire una sensazione di serenità anche quando non possono essere confortate fisicamente. Con l’epidemia di Covid-19, si è registrato un aumento del consumo di bevande gassate, alcol, cibi trasformati e dolci, mentre l’interesse per i cibi “esotici” è leggermente diminuito. Le persone sono tornate a cercare comfort nei gusti classici e nei grandi marchi noti, poiché questi alimenti offrono una sensazione di sicurezza. Le persone tendono a desiderare cibi dolci sotto stress, e secondo una teoria, questo desiderio può avere radici evolutive. Gli zuccheri presenti nei cibi dolci potrebbero fornire l’energia necessaria per affrontare lo stress. In situazioni di solitudine o noia, il comfort food può attivare ricordi coinvolgenti, migliorare l’umore, aumentare l’autostima e rafforzare i legami sociali. Questo è dovuto al fatto che le aree del cervello che archiviano informazioni su gusto e sapore sono le stesse che immagazzinano emozioni e ricordi.

Italia e comfort food

In Italia, il comfort food è spesso legato a piatti tradizionali che evocano un senso di familiarità e nostalgia. Ecco alcuni esempi di comfort food italiano:

Lasagne: Questo piatto a strati di pasta, ragù di carne, besciamella e formaggio fuso è un classico comfort food italiano, spesso associato alle riunioni familiari e alle festività.

Pizza Margherita: La semplicità della pizza Margherita, con pomodoro, mozzarella e basilico, è un richiamo ai sapori classici e rappresenta un comfort food per molti italiani.

Gnocchi al Pomodoro: Gli gnocchi di patate, serviti con una salsa di pomodoro fresco e basilico, sono un piatto che evoca tradizione e calore.

Pasta al Ragù: Una pietanza tradizionale italiana, la pasta al ragù, preparata con una ricca salsa a base di carne e pomodoro, offre una sensazione di appagamento e soddisfazione.

Minestrone: Una zuppa ricca di verdure, legumi e pasta o riso, il minestrone è un comfort food salutare e nutriente.

teglia di tiramisu
Immagine | unsplash @kasturiroy – saluteweb.it

Tiramisù: Questo dolce al caffè stratificato con savoiardi e crema di mascarpone è un vero e proprio comfort per gli amanti del dessert.

Ravioli al Burro e Salvia: I ravioli ripieni di formaggio o carne, conditi con burro fuso e foglie di salvia croccanti, offrono un’elegante semplicità e un gusto avvolgente.

Questi piatti italiani, con le loro combinazioni di sapori e la connessione con la cultura culinaria locale, sono spesso scelti per offrire conforto e piacere durante i momenti speciali e le occasioni quotidiane.

Il fenomeno del comfort food digitale

Il cibo che “mangiamo con gli occhi” attraverso programmi televisivi sul cibo o post sui social media è il nuovo comfort food, una fusione di food porn e food nostalgia.

Il food porn si manifesta attraverso la rappresentazione di cibo proibito, ipercalorico e trasgressivo. Programmi televisivi e post sui social media ci mostrano dettagliatamente queste delizie vietate, permettendoci di gustarle con gli occhi senza subirne le conseguenze fisiche. La sociologa americana Pauline Adema ha suggerito che questo successo derivi dal piacere emotivo di godere del cibo proibito senza essere giudicati moralmente.

L’approccio televisivo al food porn utilizza il linguaggio delle immagini per amplificare l’esperienza. La telecamera cattura l’abbondanza, mostrando da vicino il cibo mentre viene preparato e consumato. Questa esperienza visiva consente agli spettatori di “mangiare con gli occhi”. Il comfort food digitale si è evoluto in una forma di intrattenimento che va oltre il semplice cibo. Attraverso il food porn e la food nostalgia, i media digitali ci offrono la possibilità di “mangiare con gli occhi” e connetterci emotivamente con il passato, creando una nuova forma di comfort food che va al di là del gusto fisico.

Il comfort food è una componente ricca e complessa della nostra relazione con il cibo e le emozioni. Comprenderne le radici psicologiche, l’impatto neurologico e il ruolo della nostalgia ci consente di apprezzare come il cibo possa svolgere un ruolo significativo nel nostro benessere emotivo. Alla fine, trovare un equilibrio tra il godimento di quei cibi confortanti e la promozione di una dieta sana rappresenta la chiave per un approccio equilibrato al comfort food.

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