Fa meglio la frutta fresca o quella congelata? La risposta potrebbe sorprenderti

La frutta è molto importante per il nostro organismo. Esistono numerosi studi che hanno dimostrato come la frutta e la verdura surgelate mantengano intatto il profilo nutritivo: vitamine, sali minerali e antiossidanti sono gli stessi di frutta e ortaggi freschi. Non solo, a volte la miniera di nutrienti è anche maggiore, essendo la surgelazione il modo più efficace in assoluto per preservare i cibi. Allora cosa fa meglio: la frutta fresca o quella congelata? A questa domanda ha cercato di rispondere un gruppo di ricercatori dell’Università della Georgia. Il risultato è stato sorprendente. Non solo la frutta congelata contiene la stessa quantità di vitamine di quella fresca, ma riesce a non perdere nutrienti attraverso i processi enzimatici. Una risposta che sorprende un po’ tutti. Visto che la maggior parte ha sempre pensato che, per il nostro organismo, faccia meglio il cibo fresco e non quello congelato.

Frutta
Frutta | pixabay @sweetlouise

Lo studio

I ricercatori come sono arrivati a questo risultato? Come primo passo, gli studiosi hanno analizzato il valore nutrizionale di diversi tipi di frutta e verdura congelati, confrontandoli con il valore nutrizionale della stessa frutta, ma fresca. I valori nutrizionali si mostravano del tutto simili, ma alcune varietà contenevano più vitamine di quelle fresche. Facciamo due esempi: le fragole surgelate contengono il 36% in più di beta-carotene, che contribuisce alla funzione antiossidante e alla protezione dai danni dei raggi UV, rispetto alle fragole fresche. Allo stesso modo i mirtilli nel freezer hanno più vitamina C di quelli freschi, così come i frutti di bosco come ribes, lamponi e more. E già questo è sorprendente per capire certi aspetti della frutta congelata rispetto a quella fresca.

Trattamenti e iter di produzione a confronto

Come abbiamo visto, allora, la frutta surgelata a livello nutrizionale – in diversi casi – è più salutare di quella fresca. Un risultato determinato da una sorta di ossimoro: la frutta fresca risulta essere meno fresca. Spieghiamoci: la lavorazione, seppur minima, della frutta una volta staccata dalla pianta, contribuisce a un minimo deterioramento: lavaggio, imballaggio e trasporto, rappresentano un’insidia per vitamine e sali minerali che si possono perdere durante tale processo. Discorso diverso per la frutta surgelata che viene congelata subito dopo il raccolto, interrompendo il processo di deterioramento di vitamine e minerali che rimangono intatti. E che, quindi, possono aiutare meglio il nostro organismo.

Frutti di bosco
Frutti di bosco | pixabay @Couleur

I vantaggi della frutta fredda

Detto questo, però, la frutta fresca non perde su tutti i fronti. In termini nutrizionali non c’è molta distinzione. Si può affermare che la frutta surgelata sia, per certi utilizzi in cucina, molto pratica e sempre disponibile nonostante la stagionalità delle diverse varietà, ma che il sapore della frutta fresca e la consistenza, siano migliori a livello palatale. Quella congelata, infatti, non ha la stessa resa una volta che viene decongelata, da essere consumata al pari di quella fresca, ma può essere un’opzione nella preparazione di torte, muffin, gelato, frullati, o da cuocere per la realizzazione di alcune salse. Nel caso, è consigliabile congelare fragole, frutti di bosco, albicocche, pesche e prugne. Da non congelare ci sono litchi, kiwi, meloni, anguria, uva agrumi e mele.

Gestione cookie