Europei allo stremo: come migliorare la salute mentale sul lavoro

Salute mentale

Foto | pixabay @geralt

m.andreoli

8 Dicembre 2025

Nonostante investimenti record nel benessere aziendale, la salute mentale dei lavoratori europei continua a peggiorare. Tra burnout e ansie da prestazione, i lavoratori del continente sono sempre più stressati e il loro benessere mentale ( e fisico) ne risente.

Lo stato della salute mentale dei lavoratori europei

  • Quasi la metà dei lavoratori in 30 Paesi denuncia carichi eccessivi.

  • 34% ritiene che il proprio lavoro non sia riconosciuto.

  • 16% segnala violenze o molestie verbali sul posto di lavoro.

Secondo l’ETUI e altri studi, i programmi di benessere aziendale spesso non affrontano i problemi strutturali, come stress, orari lunghi, precarietà, mobbing e mancanza di riconoscimento.

Investimenti e iniziative

  • Nel 2023, le aziende europee hanno speso circa 19,6 miliardi di dollari in iniziative di benessere (mindfulness, coaching, gestione dello stress).

  • Solo il 29% dei lavoratori ha accesso a questi programmi.

Gli esperti sottolineano che attività isolate come corsi di yoga o workshop non bastano: servono strategie olistiche e a lungo termine.

Strategie per migliorare la salute mentale

Secondo esperti come Manal Azzi e studi di TELUS Health, le aziende possono intervenire in diversi modi:

  1. Stile di gestione: manager attenti al benessere e capaci di creare scopi oltre le mansioni quotidiane.

  2. Cultura aziendale: promuovere collaborazione invece di competizione malsana.

  3. Inclusività e supporto decisionale: coinvolgere i dipendenti nelle scelte e valorizzarne le competenze.

  4. Orari e carichi di lavoro: sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni in UK, Germania, Irlanda e Islanda ha mostrato benefici sul burnout e sulla salute generale.

  5. Normativa: Paesi come Svezia, Francia, Belgio e Portogallo hanno introdotto regole contro intimidazioni, carichi eccessivi e diritto alla disconnessione.

Perché è urgente agire

  • Depressione e problemi cardiaci legati allo stress costano all’UE oltre 100 miliardi di euro l’anno, con più dell’80% dei costi a carico dei datori di lavoro.

  • La prevenzione è essenziale: intervenire troppo tardi può significare perdita di personale e costi ancora più elevati.

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