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    Cos’è l’INCI? Ecco come leggere quello dei nostri cosmetici

    Cosa si intende quando si nomina la sigla INCI? Come si lega questo acronimo ai cosmetici e ai prodotti di bellezza e per l’igiene personale? Vediamo di cosa si tratta e come leggerlo per non sbagliare
    Marco GarghentinoBy Marco Garghentino6 Novembre 2023Updated:8 Novembre 2023Nessun commento6 Mins Read
    Scatola di cosmetici
    Immagine | Unsplash @HarperSunday - Saluteweb.it

    Di cosmetici, così come di prodotti di bellezza e per la cura dell’igiene, ne esistono di svariati tipi, ognuno con le proprie caratteristiche peculiari e gli usi più disparati.

    Scegliere i più adatti per soddisfare le proprie necessità può, quindi, rivelarsi più complicato del previsto.

    Forse non tutti sanno, però, che su ogni confezione di cosmetici è presente un particolare che può aiutare in questa difficile fase di selezione, permettendo di operare una scelta consapevole.

    Stiamo parlando del codice INCI.

    Che cos’è il codice INCI

    La sigla INCI è l’acronimo di International Nomenclature Cosmetic Ingredients e indica essenzialmente un determinato sistema di misura che viene utilizzato per classificare gli ingredienti presenti in un prodotto cosmetico.

    Creme per corpo
    Immagine | Unsplash @MichelaAmpolo – Saluteweb.it

    Il codice INCI è, quindi, un elenco delle componenti che formano il prodotto finale scelto.

    Riconosciuto sia in Europa che in alcuni Paesi sparsi per il Mondo, l’INCI consente ai consumatori di scoprire se un prodotto sia adatto o meno alla propria persona, leggendo direttamente dalla confezione l’elenco dei componenti.

    Si tratta, quindi, di un aiuto indispensabile soprattutto per chi soffre di importanti problemi cutanei o di allergia e che deve prestare la massima attenzione all’utilizzo dei cosmetici.

    Tale sistema è in uso dal 1997, quando l’acronimo INCI venne proposto dall’Unione Europea per “identificare le sostanze con la stessa denominazione in tutti gli Stati membri, in modo da permettere ai consumatori di riconoscere facilmente gli ingredienti”.

    Una novità fondamentale a tutela dei consumatori, dunque, con l’INCI che è diventato un elenco obbligatorio per legge (95/335/CE) che deve sempre essere presente su ogni confezione di cosmetici, indipendentemente dal luogo di acquisto.

    Sia che si compri online, al supermercato, in farmacia o in parafarmacia, la scatola di un cosmetico deve sempre riportare il codice INCI!

    Solitamente, i vari termini del codice in questo elenco sono scritti in lingua inglese, mentre i nomi botanici mantengono l’indicazione in latino se non hanno subito modificazioni di alcun genere e sono da considerarsi effettivamente puri.

    Tutto ciò che scritto nel codice INCI segue, poi, uno schema preciso.

    L’ordine dei componenti non è, dunque, casuale, bensì segue un andamento decrescente.

    Cosa significa? Che il primo ingrediente (solitamente l’acqua, ndr) è quello che presenta la quantità percentuale maggiore rispetto a tutti gli altri.

    Si segue, quindi, un ordine decrescente, fino ad arrivare agli ingredienti che presentano una quantità inferiore all’1%.

    Questi ultimi sono gli unici che possono essere elencati in ordine sparso.

    Una corretta lettura del codice INCI permette così di capire se il prodotto sia più o meno naturale e se rientri realmente nei parametri descritti, per esempio, dalle pubblicità promozionali.

    L’INCI consente di appurare se un prodotto può essere davvero utile per perseguire uno scopo preciso oppure se è impossibile ottenere da esso i risultati sperati, largamente sponsorizzati magari in fase di vendita.

    Non solo. Il codice INCI permette anche di sapere se nei cosmetici scelti siano presenti dei coloranti, i quali vengono classificati tramite il cosiddetto “colour index”.

    Quest’ultimo altro non è se non un codice in cui ogni colorante corrisponde a una sigla di due lettere seguite da cinque cifre (es: CI 77499 indica un pigmento marrone presente in alcuni rossetti, ndr).

    Leggere l’INCI sulle confezioni dei cosmetici

    Per leggere correttamente il codice INCI presente sulle varie confezioni di cosmetici non è necessario impararsi a memoria tutti i termini indicanti i vari ingredienti o le sigle correlate.

    Cosmetici da donna
    Immagine | Unsplash @pmvchamara – Saluteweb.it

    Ciò sarebbe francamente abbastanza complesso e potrebbe facilmente portare a confondere dei codici ed effettuare quindi degli errori.

    Come fare, allora, per non sbagliare?

    Fortunatamente nel corso degli anni sono state create delle app per smartphone, tablet e pc che possono essere utilizzate per decifrare in pochi secondi i codici INCI.

    Si tratta di applicazioni che possono essere scaricate sui propri dispositivi elettronici e che possono essere consultate ogni qualvolta se ne abbia bisogno.

    Basta inquadrare e scansionare il codice INCI presente su una confezione e leggere il risultato che viene tradotto dall’app.

    Alcune delle più note sono INCI OK, Biotiful e Greenity, tutte app che reperiscono le varie informazioni relative a un determinato prodotto attraverso una semplice scansione del codice a barre.

    Esse sono anche in grado di valutare l’INCI, attraverso una votazione che va da 1 a 5.

    Sarà così possibile capire se l’analisi della composizione chimica fornita è chiara e dettagliata.

    Non solo. Tali app permettono pure di capire se all’interno del prodotto sono presenti degli agenti inquinanti per l’ambiente o troppo aggressivi per la pelle.

    Per rendere il più facile possibile la lettura dei codici ai vari utenti, la maggior parte di queste applicazioni utilizza un sistema di valutazione a semaforo semplice, grazie al quale viene associato un colore specifico a ogni componente presente nel prodotto.

    In verde, per esempio, sono indicati tutti gli ingredienti ecosostenibili e adatti alla pelle, mentre in giallo o arancione i prodotti dubbi e in rosso quelli da evitare assolutamente.

    Non tutti i prodotti sono, infatti, indicati per chiunque.

    Talvolta può capitare che alcuni ingredienti provochino delle reazioni indesiderate e che costringono a consultare un medico.

    Particolare attenzione è da riservare ai petrolati, ai siliconi, ai parabeni, agli SLES e SLS (tensioattivi che producono schiume altamente inquinanti, ndr) e ai PEG (sostanze di derivazione petrolifera, nonché potenti inquinanti per l’ambiente, ndr).

    Scegliere la giusta crema o il giusto profumo è, quindi, un’azione fondamentale per proteggere sia se stessi che l’ambiente.

    Oltre alle già citate, altre app che possono aiutare in questo processo selettivo e di lettura dei codici INCI sono INCI Beauty, EcoBio Control e Cosmetic scan.

    Nel caso in cui non si abbia una grande dimestichezza con le app, tutte le sigle e i nomi dei vari componenti elencati in un codice INCI sono consultabili al sito web Biodizionario.it, dove sono contenute tutte le informazioni necessarie per informarsi sulla potenziale pericolosità di ogni ingrediente utilizzato all’interno dei cosmetici.

    L’insieme di questi strumenti dà, quindi, la possibilità di effettuare un acquisto consapevole, riducendo in maniera esponenziale il rischio di mettere in pericolo la propria salute.

    Ora che lo sapete, non avete più scuse.

    Ricordatevi di leggere sempre il codice INCI prima di acquistare e utilizzare un nuovo prodotto.

    Marco Garghentino
    Marco Garghentino

    Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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