Con la primavera tornano anche le allergie: ecco come si possono prevenire

La stagione delle allergie sta peggiorando di anno in anno e gli scienziati hanno dichiarato che, rispetto al 1990, la stagione del polline inizia circa 20 giorni prima e finisce circa 10 giorni dopo. Questo fatto è dovuto, anche e soprattutto, al cambiamento climatico. Secondo le stime degli esperti, sono circa 600 milioni le persone che in tutto il mondo soffrono di riniti dovute all’allergia ai pollini, ma i numeri sono sempre più in aumento e destano sempre più preoccupazioni. Proprio a causa dell’anticipo della stagione dei pollini, è assolutamente consigliato iniziare a prepararsi a partire da questi giorni, soprattutto visto che il bel tempo sta iniziando a tornare dopo le giornate di pioggia e temperature basse che abbiamo vissuto ultimamente nel nostro Paese. Ma vediamo tutto quello che bisogna sapere a riguardo e come combattere l’allergia stagionale.

Quali sono le strategie migliori per combattere l’allergia stagionale?

Con l’arrivo della primavera, c’è un desiderio crescente di avvicinarsi alla natura. Tuttavia, è importante essere consapevoli che piante e fiori possono nascondere rischi. Le sostanze vegetali provenienti da piante, fiori, erbe, pollini e presenti in frutta, verdura, spezie ed essenze naturali possono provocare orticarie, dermatiti da contatto e altre reazioni cutanee.

L’allergia stagionale, nota come pollinosi, è una condizione comune. È causata dai pollini, che, sebbene innocui per la maggior parte delle persone, scatenano reazioni allergiche in una minoranza. Quando i granuli di polline entrano in contatto con le mucose delle vie respiratorie, rilasciano le loro sostanze chimiche. Se queste sostanze sono allergeniche e il soggetto è sensibile ad esse, si attiva una risposta allergica coinvolgendo le IgE e i mastociti. Questo porta all’infiammazione delle vie respiratorie e alla comparsa di sintomi come rinite, congiuntivite, tosse e asma. La diagnosi si basa sui sintomi caratteristici e sulla ricorrenza stagionale dell’allergia, confermata tramite test cutanei con estratti di allergeni.

Pollini in aria
Pollini in aria | Pixabay @Muenz – Saluteweb

Le piante e i fiori possono essere responsabili anche di diverse patologie dermatologiche. Le problematiche più comuni includono:

– l’orticaria da contatto diretta, che può essere non immunologica (mediata dal rilascio di sostanze come l’istamina) o immunologica, richiedendo una previa sensibilizzazione e la produzione di anticorpi;

– le dermatiti da contatto con piante o fitodermatiti, che possono essere irritative o allergiche. Le forme irritative sono causate da agenti meccanici, come spine di cactus, rose e biancospini, o agenti chimici, come nel caso della dermatite da narcisi provocata dai cristalli di ossalato di calcio presenti nella linfa. Nelle forme allergiche da ipersensibilità ritardata, che si manifestano con eczemi, l’identificazione delle piante come cause è spesso difficile.

Spesso, le persone che soffrono di allergia stagionale, tendono a combattere questo malessere semplicemente prendendo antistaminici al bisogno, ma questa non è una soluzione a lungo termini. Esistono, però, molti consigli utili, che non permettono di eliminare il problema, ma danno sicuramente una grande mano a diminuire gli attacchi allergici.

Come prevenire le allergie

Le precauzioni ambientali preventive sono difficili da attuare poiché è impossibile evitare completamente l’esposizione ai pollini allergenici nell’aerosol biologico. Prima dell’inizio della stagione pollinica, è consigliabile consultare un allergologo per pianificare il trattamento più adatto. Si può cercare di ridurre i sintomi evitando le cause delle reazioni allergiche e adottando misure per limitare l’esposizione agli allergeni. A tal fine, è importante notare che:

– Gli esami diagnostici consentono di identificare l’allergene specifico: la caratterizzazione chimica o molecolare aiuta a individuare la specie botanica di polline responsabile dell’allergia.

– Un’approccio sia eziologico che sintomatico durante la diagnosi aiuta a comprendere i fattori e le abitudini che scatenano la pollinosi, consentendo di adottare misure comportamentali e preventive appropriate.

– La terapia farmacologica è essenziale per controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti con allergia ai pollini, che spesso ha un carattere cronico, richiedendo strategie di gestione a lungo termine.

– Il monitoraggio aerobiologico monitora la concentrazione atmosferica dei principali pollini allergenici, fornendo calendari di fioritura che possono aiutare i pazienti allergici a gestire la propria condizione in modo più efficace, informandoli in tempo reale sulla presenza di allergeni e consentendo un intervento preventivo o sintomatico adeguato.

Strategie per gestire le allergie

Oltre alle terapie mediche specifiche, esistono diverse strategie per gestire efficacemente l’allergia ai pollini:

– Consultare i calendari di fioritura per sapere quando è alta la concentrazione di polline allergenico nell’aria. Il periodo di fioritura varia a seconda della regione geografica, quindi è importante iniziare la terapia preventiva prima della comparsa dei sintomi.

Allergia al polline
Allergia al polline | Pixabay @Cecilie_Arcurs – Saluteweb

– Evitare di passeggiare in aree dove l’erba è stata recentemente tagliata e limitare le attività all’aperto durante la stagione di pollinazione.

– Tenere chiuse le finestre e i finestrini dell’auto durante le ore di maggior concentrazione di polline, tra le 10:00 e le 16:00.

– Utilizzare condizionatori d’aria o generatori di anioni per ridurre la presenza di polline negli ambienti interni, e mantenere una buona igiene domestica.

– Installare filtri antipolline nell’auto e indossare mascherine antipolvere durante i lavori all’aperto.

– Indossare occhiali scuri durante il giorno per proteggere gli occhi dalla luce solare, che può aumentare il disagio associato ai sintomi oculari.

– Prima di pianificare le vacanze, informarsi sulla presenza di allergeni nella destinazione scelta. Preferire ambienti come il mare, con una minore presenza di pollini.

– Dopo essere stati all’aperto, fare una doccia, lavare i capelli e cambiare i vestiti per rimuovere i pollini accumulati sulla pelle e sui vestiti.

– Evitare di stendere il bucato all’aperto, poiché il polline può attaccarsi ai tessuti.

– Ridurre il consumo di alcol ed evitare di fumare, poiché entrambi possono peggiorare i sintomi dell’allergia.

– Prestare attenzione agli alimenti che potrebbero causare reazioni allergiche incrociate con i pollini ed evitare di consumarli durante la stagione di pollinazione.

Inoltre, è bene sapere che i pollini tendono a concentrarsi in aria maggiormente al mattino e al tramonto, è bene quindi stare attenti se si esce in questi momenti della giornata, durante i quali è consigliato indossare degli occhiali e anche, nei casi più estremi, delle mascherine (quelle utilizzate per la prevenzione del Covid-19 sono ottime a questo proposito).

Naturalmente i farmaci sono un ottimo alleato per combattere il malessere da allergia stagionale, ma il consiglio è quello di fare innanzitutto un test allergologico, per scoprire quali sono esattamente cosa scatena la propria allergia e, successivamente, consultare un medico per capire quali sono i migliori farmaci da assumere a seconda della propria condizione.

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