Vuoi introdurre più Omega 3? Ecco su quali cibi devi orientarti

Il contributo nutritivo degli acidi grassi Omega 3 riveste un ruolo cruciale nell’equilibrio dietetico e nel mantenimento del benessere generale del corpo. Non tutti gli alimenti forniscono una quantità sufficiente di Omega 3, i quali, però, sono essenziali per diverse funzioni corporee. Ma cosa sono esattamente gli Omega 3? E in quali cibi si concentrano i livelli più alti di questo acido grasso? Ecco la risposta a queste e a molte altre domande.

Omega 3: tutto quello che bisogna sapere a riguardo

Ma cosa sono esattamente gli Omega 3? Come funzionano? Quali sono i benefici di questi grassi? Gli Omega 3 sono lipidi che presentano una struttura complessa: sono costituiti da lunghe catene carboniose, arricchite da atomi di idrogeno e terminanti con un gruppo metile all’estremità libera, mentre all’altro estremo hanno un gruppo ossidrile e un atomo di ossigeno. Quando sono liberi, possono essere legati a una molecola di glicerolo, formando così complessi lipidi noti come gliceridi. Come gli Omega 6, gli Omega 3 sono considerati acidi grassi polinsaturi a causa dei doppi legami tra gli atomi di carbonio nella loro struttura. Questa peculiarità li rende liquidi anche a temperature molto basse, ma più sensibili alla cottura, alla luce e all’irrancidimento.

Cibi ricchi di Omega 3
Cibi ricchi di Omega 3 | Pixabay @cegli – Saluteweb

Spesso si pensa che tutti gli Omega 3 siano nutrienti essenziali, cioè l’organismo non è in grado di produrli autonomamente. Tuttavia, l’unico Omega 3 considerato veramente essenziale è l’acido alfa-linolenico (ALA), da cui il corpo umano sintetizza gli acidi grassi attivi EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Tuttavia, questa conversione non è efficiente, il che porta alcuni a considerare l’EPA e il DHA condizionalmente essenziali o semi-essenziali.

È importante notare che esistono altri tipi di Omega 3 nella natura, come l’acido esadecatrienoico e l’acido octadecatetraenoico, ma non hanno la stessa rilevanza nutrizionale dell’ALA, dell’EPA e del DHA.

Le funzioni degli Omega 3

Le funzioni biologiche degli acidi grassi Omega 3 sono cruciali per diversi aspetti del nostro benessere: contribuiscono alla struttura delle membrane cellulari, sostengono la salute dei tessuti nervosi e degli occhi, svolgono un ruolo chiave nella regolazione dell’infiammazione, aiutano a mantenere la salute vascolare, regolando la pressione sanguigna e i livelli di trigliceridi, favoriscono la funzionalità cerebrale, anche nell’età avanzata, offrono protezione contro alcune patologie oculari degenerative, potrebbero alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide e contribuire a migliorare l’umore, contrastando la depressione.

La mancanza di Omega 3, invece, può avere un impatto negativo sul nostro corpo, predisponendoci a varie condizioni di salute. Perciò, oltre a consumare cibi ricchi di Omega 3, talvolta è consigliata anche un’integrazione alimentare. Tuttavia, è importante notare che l’integrazione da sola non risolve il problema e che è essenziale modificare l’alimentazione.

Per prevenire la carenza di Omega 3, è consigliabile aumentare il consumo di alimenti che li contengono. Tuttavia, bisogna considerare diversi fattori:

– La varietà di Omega 3 presenti nei cibi.

– La differenza tra Omega 3 e Omega 6, entrambi essenziali per la salute, ma con un rapporto ottimale da mantenere.

– L’importanza di consumare Omega 3 integri, che possono essere sensibili a processi di cottura e conservazione.

– La moderazione nelle porzioni di cibi ricchi di Omega 3, in quanto anche loro possono avere controindicazioni.

Quali cibi integrare nella propria dieta per aumentare l’assunzione di Omega 3

Le migliori fonti Omega 3 sono fortunatamente di origine vegetale. Pertanto, sia i carnivori che i vegani possono trovare eccellenti fonti di omega 3 rimanendo fedeli alla propria scelta alimentare preferita. Gli omega 3 sono presenti in alcune varietà di pesce, soprattutto in quello “azzurro” come il merluzzo, le sardine, le aringhe, lo sgombro, il salmone e il tonno.

Anche i vegani e i vegetariani, che escludono il pesce dalla propria dieta, possono trarre beneficio per la salute e rafforzare il sistema immunitario scegliendo fonti vegetali di Omega 3. Un deficit nell’assunzione giornaliera di Omega 3 può predisporre a diverse patologie legate alla loro carenza. Esaminiamo, quindi, quali sono le altre fonti disponibili.

Integratori di Omega 3
Integratori di Omega 3 | Pixabay @fcafotodigital – Saluteweb

Semi di lino, olio di lino e frutta a guscio

Le noci e i semi di lino offrono un apporto prezioso di acidi grassi Omega 3 essenziali. Seguono mandorle e nocciole, anch’essi ricchi di Omega 3. Il gheriglio delle noci è particolarmente ricco di acido alfa linoleico, un componente degli Omega 3 noto per favorire le funzioni cerebrali. Le noci sono anche una fonte importante di vitamine e minerali, che possono compensare eventuali carenze nutrizionali. I semi di lino sono fra i semi più nutrienti e ricchi di omega3.

Le alghe

Le alghe rappresentano una risorsa preziosa di minerali e Omega 3, con quantità variabili a seconda della varietà scelta. Incorporare le alghe nella dieta quotidiana è relativamente semplice. Esistono varietà adatte per insalate, zuppe, antipasti creativi e piatti principali. Le loro proprietà nutritive possono efficacemente sostituire quelle della carne e del pesce.

Vegetali e legumi

Le verdure a foglia verde sono ricche di vitamine e minerali, con tracce variabili di Omega 3. È quindi consigliabile consumarle quotidianamente per garantire un apporto ottimale di queste sostanze, specialmente degli Omega 3, presenti in quantità più limitate. Un ottimo modo per cucinare le verdure è abbinarle al pesce nello stesso pasto o nelle insalate arricchite con noci, mandorle e altri semi. La soia è una leguminosa che contiene Omega 3, particolarmente raccomandata nella forma di fagiolo per ottenere una buona quantità di acidi grassi essenziali, poiché i suoi derivati come il latte di soia, il tofu e lo yogurt ne contengono quantità inferiori. Anche il muscolo di grano è una fonte ricca di acido alfa-linoleico, precursore degli Omega 3. In caso di carenze alimentari, l’integrazione con prodotti specifici può essere utile, anche se va considerata attentamente poiché può avere effetti sia positivi che negativi.

Gli integratori di Omega 3

Gli Omega 3 sono instabili chimicamente e sensibili alla luce e al calore, il che può comprometterne la qualità. La tracciabilità geografica del pesce utilizzato per gli oli è essenziale per evitare contaminazioni tossiche. Spesso gli integratori contengono quantità insufficienti di principio attivo e possono essere costosi. Un prodotto di qualità dovrebbe contenere almeno il 60% di EPHA purificato per garantire l’assenza di rischi per la salute. Gli oli naturalmente ricchi di Omega 3 o arricchiti sono alternative agli integratori, ma è importante conservarli correttamente in bottiglie di vetro al buio e in luogo fresco, consumandoli entro breve tempo dopo l’apertura.

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