Tiroide di Hashimoto, la dieta da seguire

La tiroide di Hashimoto è una patologia che riguarda, appunto, la tiroide. Si tratta di una condizione autoimmune e infiammatoria, diffusa particolarmente nei Paesi più sviluppati e che porta a una graduale riduzione delle funzionalità tiroidee. I sintomi di questa condizione sono diversi. Si va da una maggiore sensibilità al freddo, alla perdita di capelli, dalla fragilità delle unghie fino all’aumento di peso, passando per stitichezza e pelle secca. La cosa che è bene sottolineare fin da subito è che da questa malattia non è possibile guarire. Non esiste, infatti, una cura specifica, ma dei medicinali che possono portare alla scomparsa o comunque all’alleviamento dei sintomi. In molti casi, però, i medicinali non bastano. Ad essi va associata una dieta specifica, che prevede l’assenza di determinati alimenti e che può avere, unita alle cure e a uno stile di vita sano, degli effetti molto positivi sui sintomi della patologia.

Cosa mangiare con la tiroide di Hashimoto? La dieta da seguire

Il primo passo è quello classico. Un effetto positivo sulla malattia ce l’hanno l’attività fisica costante e la riduzione del peso. Se si è affetti da tiroide di Hashimoto, quindi, è opportuno praticare sport in maniera costante e curare l’alimentazione. Quest’ultimo aspetto contribuisce anche ad un altro aspetto non di certo secondario: ridurre l’infiammazione. L’infiammazione è spesso legata alla dieta, allo stile di vita e alla composizione corporea, che risultano fondamentali per ridurre il rischio di altri disturbi correlati alla patologia tiroidea, come: altre condizioni autoimmuni, colesterolo alto, obesità e diabete.

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Medico | Pixabay @Parentingupstream – Saluteweb.it

Gli alimenti gozzogeni: cosa sanno e perché vanno evitati

I primi alimenti da evitare sono gli alimenti gozzogeni. Si chiamano così perché contribuiscono all’insorgere del gozzo, comune in chi ha problemi di tiroide. Il motivo per cui questi alimenti sono gozzogeni è dato dal fatto che interferiscono con il metabolismo dello iodio. Ma quali sono questi cibi? Parliamo per esempio delle crucifere ovvero cavoli, rape, rucola, ravenello, ma anche del latte delle vacche nutrite con questi vegetali. E ancora, parliamo di soia, spinaci, miglio, lattuga, tapioca. L’indicazione è di consumarne il meno possibile, soprattutto crudi. In caso di cottura l’effetto si riduce notevolmente, a volte addirittura sparisce.

Un’altra scelta che potrebbe rivelarsi utile è quella di mangiare senza glutine. Seguire una dieta priva di cereali contenenti glutine darebbe giovamento ai sintomi della tiroidite di Hashimoto, in quanto l’assenza di glutine ridurrebbe i livelli di anticorpi tiroidei migliorando la funzione tiroidea e i livelli di vitamina D. In generale, l’indicazione per chi è affetto da questo tipo di patologia è consumare alimenti il meno raffinati possibili, prediligendo cibi integrali. Non solo: è molto importante consumare cibi che abbiano proprietà anti-infiammatorie. Quindi spazio a frutta, verdura, pesce azzurro e alle spezie. L’importante, infine, è sottolineare come quando parliamo di dieta non parliamo di una vera e propria terapia, ma di un percorso da affiancare alla terapia medica. Con la giusta attenzione alla dieta è possibile infatti raccogliere ottimi risultati e ridurre, come detto nella parte iniziale, molti dei sintomi della tiroide di Hashimoto.

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