Stili di vita

Sonno e alimentazione, quante ore è giusto dormire per restare in forma

L’importanza del sonno è universalmente riconosciuta. Lo dicono i dottori, le ricerche, e ce lo comunica il corpo stesso che dormire è essenziale per la salute. Tuttavia, c’è un collegamento tra sonno e peso: dormire troppo poco, o troppo, potrebbe portare ad un aumento del rischio di obesità, sia negli adulti che, soprattutto, nei bambini. Ma non solo: il sonno scarso è associato anche ad un aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari, problemi di salute mentale, lesioni, perdita di produttività e morte. Diversamente, dormire un numero adeguato di ore ogni notte può contribuire a ridurre l’aumento di peso e l’obesità.

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La connessione tra il sonno e il peso corporeo

Nonostante non siano stati ancora individuati i meccanismi biologici che possano spiegare la relazione tra sonno e peso, stare alzati fino a tardi ci dà più ore per consumare calorie al giorno. Una conseguenza che, nel momento in cui siamo stanchi, ci porta più facilmente a mangiare per ottenere energia al fine di rimanere svegli. Per gli studiosi, le persone che dormono poco hanno livelli più alti dell’ormone grelina, e livelli più bassi di leptina: il primo induce la fame, il secondo invia al cervello il segnale di ‘essere sazi’. Dormire poco, inoltre, non solo espone ad un aumento del rischio di diabete di tipo 2, ma anche ad una maggiore insulino-resistenza. In generale, le interruzioni dei ritmi circadiani naturali sono tendenzialmente legate ad un aumento di peso.

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L’importante è dormire

Onde evitare lo sviluppo di problemi cardiovascolari, o aumentare il rischio di obesità, è importante dormire il giusto: quindi non quattro o cinque ore a notte -troppo poco -, né, tantomeno, dieci – troppo. Per coloro che trovano difficoltà nell’addormentarsi subito, si consiglia di provare delle sessioni di yoga o di meditazione, in quanto queste due discipline favoriscono l’addormentamento. Inoltre, nelle ore che precedono il sonno, è sconsigliato l’uso dei dispositivi elettronici, l’assunzione di caffeina e di alcool. Ma chi dorme peggio? A livello statistico, sembrerebbero le donne quelle meno capaci di riposare adeguatamente. Questo perché, rispetto agli uomini, le donne presentano alcuni aspetti fisiologici che possono disturbare il sonno, come i dolori mestruali, la menopausa e la gravidanza. Inoltre, gli anziani dormirebbero peggio dei giovani. Ma ad avere problemi la notte sono anche le persone fortemente stressate, i depressi, gli ansiosi, i tossicodipendenti, gli alcolisti, e molti soggetti che accusano sintomi – o patologie – di natura psicologica, neurologica o psichiatrica. E voi, com’è il vostro sonno?

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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