Alimentazione

Semi di lino: i benefici e gli effetti negativi sulla salute

Sono diventati di recente popolari perché apportano grandi benefici per la salute umana, ma se consumati senza le dovute accortezze posso anche arrecare danni. Un confine sottile, su cui è bene fare chiarezza. I semi di lino popolano le dispense delle cucine sono molto utilizzati per le proprietà nutritive e persino mediche. Ma se non si sta attenti a come e quanto mangiarne, il rischio è che siano addirittura nocivi per il nostro organismo.

Immagine | Pixabay @Pezibear

Che cosa sono i semi di lino?

I semi di lino sono prodotti dalla pianta del Linum usitatissimum, pianta di tipo erbacea che nasce annualmente e che cresce in maniera spontanea. Può essere coltivata e utilizzata per ricavare importanti fibre tessili o prodotti alimentari. Ricco di proteine, il seme di lino è reperibile tutto l’anno e composto anche da altri elementi nutritivi: potassio, vitamine C, E, B6, magnesio, calcio, fosforo, sodio, ferro e zinco. Rappresentano inoltre una fonte di luteina/zeaxantina e di lignani.

I benefici dei semi di lino

Oltre alle eccellenti proprietà nutritive di cui sono composti, i semi di lino sono considerati degli ottimi alleati per la salute cardiovascolare: assumerli aiuta infatti a soddisfare i fabbisogni di potassio, che tiene sotto controllo la pressione e la frequenza cardiaca, oltre agli acidi grassi che aiutano a controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Con le loro fibre, aiutano anche a proteggere la salute intestinale e con i loro lignani esercitano un’azione antiossidante e preventiva nei confronti del cancro.

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Le vitamine presenti nei semi di lino favoriscono inoltre un buon metabolismo. I folati sono importanti per il corretto sviluppo del sistema nervoso durante a gestazione. Calcio, fosforo e magnesio sono invece fondamentali per salute di ossa e denti. Il ferro e il rame di cui sono composti i semi di lino, infine, partecipano alla produzione di globuli rossi.

Gli effetti negativi dei semi di lino

L’aspetto da considerare, dunque, non è l’apporto calorico o nutrizionale che i semi di lino sono in grado di offrire. Si tratta invece del consumo smisurato: un’eccessiva quantità di semi da inserire in un piano alimentare è fortemente sconsigliata per via delle mucillagini, che possono causare mal di stomaco, gonfiori e diarrea. I lignani, nonostante i loro benefici, sono sconsigliabili da assumere durante la gravidanza. E in ogni caso, è meglio evitare il consumo crudo dei semi di lino per via della tossicità dei glucosidi cianogenetici che sono presenti al loro interno.

Lorenzo Rotella

Leggo e scrivo da quando ne ho memoria e sono un critico onnivoro di cinema e letteratura. Militante dell’associazione Carovana Antimafia Ovest Milano dal 2018, copywriter di cronaca per grandi media dal 2019, giornalista del quotidiano La Stampa dal 2021, collaboratore del magazine e sito web Green Planner dal 2022, autore della raccolta di poesie “Mille Soli Una Notte” edito da NMBook World.

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