Ninja, il gamer più famoso del mondo ha un cancro della pelle: cos’è?

Cancro alla pelle. È stato l’annuncio inatteso, su X, di Tyler “Ninja” Blevins, il più noto twitcher e gamer del mondo, ha annunciato su X (ex Twitter) di esser stato colpito da un cancro della pelle. Ha 32 anni, ha 23,9 milioni di follower su YouTube e ha spiegato di aver scoperto della malattia dopo una visita di routine nella quale i medici hanno individuato un neo sospetto sulla pianta del piede. “Sono ancora un po’ sotto shock ma voglio tenervi tutti aggiornati. Alcune settimane fa sono andato dal dermatologo per un controllo annuale della pelle e dei nei che Jess (la moglie ndr.) aveva prenotato per me in anticipo. C’era un neo sulla parte inferiore del mio piede che volevano rimuovere per sicurezza. È risultato essere un melanoma, ma sono ottimisti perché credono di averlo individuato nelle prime fasi”, ha scritto.

Nei sulla schiena
Nei sulla schiena | pixabay @Mariolh

Un annuncio choc per i 18 milioni di abbonati al suo canale di streaming sulla piattaforma Twitch, il più seguito di sempre. Qui Tyler trasmette le sue sessioni di gioco a videogame popolari come Fortnite o Halo, grazie al quale era arrivato a guadagnare anche 500mila dollari al mese. “È comparso un altro punto scuro vicino al neo. Quindi, hanno fatto la biopsia e hanno rimosso una zona più ampia intorno al melanoma con la speranza che al microscopio si vedano dei margini chiari non cancerosi e sapremo di averlo rimosso completamente. Sono grato di poter sperare di averlo trovato per tempo, ma per favore prendete questo messaggio come un invito a fare controlli della pelle”, ha concluso.

Di cosa si tratta?

Il tumore della pelle è il tipo più frequente di cancro e si sviluppa in zone cutanee esposte al sole. Si possono trovare in qualsiasi posizione del corpo, ma sono maggiormente diagnosticati sulla testa e sul collo (ossia, aree di esposizione cronica al sole). L’incidenza è più alta tra le persone che trascorrono molto tempo all’aperto per lavoro o per svago ed è inversamente proporzionale alla quantità di pigmentazione cutanea da melanina; le persone che hanno la pelle chiara sono più suscettibili. Detto questo, la causa primaria dei tumori della cute sono le radiazioni ultraviolette (UV) derivanti dall’irraggiamento solare e, in misura secondaria, dalle lampade e dai lettini abbronzanti. Il rischio di tumori cutanei aumenta in una pelle facilmente ustionabile ai raggi solari; capelli e occhi chiari; presenza diffusa di nevi, soprattutto se del diametro di 4-5 millimetri; familiarità per i tumori cutanei; frequente esposizione al sole.

I fattori di rischio

E non è tutto. Perché sono stati identificati come fattori di rischio anche l’esposizione ad alcune sostanze, come l’arsenico, e a radiazioni ionizzanti. Poi nella lista dei fattori a rischio c’è anche il fumo (soprattutto a livello delle labbra nei fumatori) e alcuni trattamenti dermatologici, tra cui la terapia fotodinamica. Quando si parla di cancro alla pelle è bene comprenderne le divere tipologie. I diversi tipi corrispondono ai differenti tipi di cellule di cui è formata la pelle e da cui possono avere origine. Sono tre gli strati della pelle: l’epidermide (strato superficiale), il derma (strato intermedio) e il tessuto sottocutaneo (strato profondo). L’epidermide, a sua volta, è formata da diversi tipi di cellule. Ad esempio, le cellule di Langerhans, le cellule di Merkel, i melanociti, che hanno il compito di produrre la melanina, un pigmento naturale che protegge dagli effetti dannosi dei raggi del sole. O anche i cheratinociti, le cellule più numerose. Inoltre, ci sono anche altri tumori alla pelle, più rari. Uno di questi è il sarcoma di Kaposi, il linfoma cutaneo e il carcinoma a cellule di Merkel. Quest’ultimo è un tumore raro e aggressivo che ha origine dalle cellule di Merkel.

I sintomi

Quali sono i sintomi che possono convincerci a fare ulteriori controlli per capire cosa stia accadendo? Il segnale più forte è il cambiamento anomalo e persistente della pelle. Potrebbe trattarsi di una qualche escrescenza, un’ulcerazione che non guarisce oppure un cambiamento in un neo. I tumori cutanei solo raramente causano sintomi nelle fasi iniziali, mentre in fasi avanzate potrebbero comparire dolore o prurito e in alcuni casi, quando sono in stadio più avanzato e si ulcerano, possono sanguinare. I carcinomi basocellulari si sviluppano tipicamente nelle aree più esposte al sole, come viso, orecchie, collo e cuoio capelluto, spalle e schiena. Possono apparire in diverse forme: piccoli noduli di aspetto perlaceo o ceroso; lesioni piatte, color carne o marrone, simili a cicatrici; piaghe sanguinanti o con croste, che guariscono per poi riaprirsi. Invece, i carcinomi spinocellulari nascono in aree esposte al sole come orecchie, viso, cuoio capelluto, collo e mani. Possono presentarsi come noduli rossi e compatti o lesioni piatte, con una superficie squamosa o con croste.

Analisi medica
Analisi medica | pixabay @kkolosov

Le cure: l’intervento chirurgico

Se scoperti subito, i tumori alla pelle guariscono nella maggior parte dei casi. Possono essere curati grazie alla chirurgia o a trattamenti di tipo locale. In certe situazioni un intervento in anestesia locale è sufficiente ad asportare del tutto il tumore cutaneo. La lesione viene rimossa con un margine di sicurezza di pelle sana che varia in base al tipo di tumore e che evita la recidiva del tumore stesso. La chirurgia di Mohs consiste, invece, nel tagliare strati sottilissimi di tessuto che vengono poi osservati al microscopio: se sono presenti cellule tumorali si procede con l’asportazione di un altro strato, altrimenti ci si ferma. C’è anche la chirurgia laser che viene utilizzata per trattare le lesioni precancerose, come le cheratosi attiniche causate dall’esposizione a lungo termine ai raggi UV e che potrebbero evolvere in carcinoma spinocellulare.

Le cure: le terapie

Diverse le terapie locali. Abbiamo la crioterapia: è utilizzata soprattutto nei tumori in fase iniziale o per le lesioni precancerose e consiste nel bruciare le cellule tumorali con il freddo, applicando sul tumore azoto liquido. Invece, ka terapia fotodinamica consiste nell’applicare sul tumore un farmaco liquido che in poche ore si accumula all’interno delle cellule cancerose, rendendole sensibili a certi tipi di luce. A questo punto si colpisce con una luce apposita l’area interessata, distruggendo così le cellule tumorali. La radioterapia può rappresentare una valida alternativa alla chirurgia per i carcinomi spinocellulari e basocellulari nelle sedi anatomiche critiche. Infine, le terapie sistemiche (immunoterapia, terapie a bersaglio molecolare, chemioterapia) sono da riservarsi ai casi di tumore cutaneo localmente avanzato e inoperabile, nelle recidive e nei casi di metastasi ai linfonodi oppure a organi distanti dal tumore primitivo.

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