Modello Trieste per la salute mentale, un nuovo approccio alla cura

Modello Trieste per la salute mentale, un nuovo approccio umano alla cura

Modello Trieste per la salute mentale, un nuovo approccio umano alla cura

Redazione

6 Dicembre 2025

Trieste, 6 dicembre 2025 – Nel contesto attuale della salute mentale in Italia, il modello Trieste si conferma un punto di riferimento innovativo e umano per il trattamento e la riabilitazione delle persone con disagio psichico. Il Centro di Salute Mentale (CSM) di Monfalcone, parte del Distretto Basso Isontino e del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda ASUGI, rappresenta un esempio concreto di come un approccio comunitario e multidimensionale possa favorire la ripresa della vita attraverso attività di socializzazione e reinserimento sociale, andando ben oltre la semplice terapia farmacologica.

Un modello di cura della salute mentale centrato sulla persona

Nel CSM di Monfalcone, che copre un bacino di circa 74mila abitanti e supporta oltre mille persone all’anno, sono disponibili molteplici spazi dedicati alla cura integrata: dai giardini per passeggiate libere agli orti urbani per attività di coltivazione, dagli impianti sportivi per il basket, calcio, pallavolo e ping pong ai laboratori creativi di arte, ricamo, yoga e ginnastica dolce. Questi ambienti facilitano l’inclusione sociale e promuovono il benessere psichico, sostenendo i pazienti nella ricerca di un senso personale e nella conquista di autonomia e dignità.

Il dottor Giovanni Austoni, Direttore del Centro, sottolinea che questo modello si basa su un’accoglienza strutturata che risponde non solo alla gravità del disturbo, ma soprattutto ai bisogni di salute della persona, accompagnandola nel percorso verso la ripresa del lavoro, delle relazioni affettive e della vita domestica.

Trattamenti volontari e presa in carico multidisciplinare

Uno degli elementi distintivi del modello Trieste è l’alta percentuale di trattamenti volontari: più del 99% delle persone accede al servizio in modo autonomo, grazie a una bassa soglia di accesso che permette anche di rivolgersi al CSM senza impegnativa del medico di base. Quando è necessario un intervento obbligatorio, la relazione terapeutica mira a costruire una motivazione condivisa per il percorso di cura, evitando coercizioni.

Il lavoro di equipe multiprofessionale, che include psichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica, garantisce una presa in carico completa e personalizzata, considerando la complessità di ogni caso.

Posti letto in comunità e integrazione socio-sanitaria

Un tratto unico del CSM di Monfalcone, e del Dipartimento di Salute Mentale di cui fa parte, è la disponibilità di otto posti letto situati all’interno della struttura stessa, fuori dall’ospedale. Questi spazi, caratterizzati da un’atmosfera confortevole, porte aperte e assenza di contenzioni meccaniche, permettono un’assistenza continua e rispettosa, attiva 24 ore su 24 per sette giorni alla settimana.

Questa organizzazione, che integra servizi sanitari e sociali, consente di evitare ospedalizzazioni inutili e di mantenere il legame con la comunità di appartenenza, riducendo costi e migliorando gli esiti.

Il modello, riconosciuto a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da prestigiose riviste mediche, rappresenta un esempio virtuoso di salute mentale territoriale, in cui la persona è protagonista del proprio percorso di cura e reinserimento sociale.

Change privacy settings
×