Una pausa di una settimana dai principali social network porta a un netto miglioramento del benessere psicologico nei giovani: lo studio
Un recente studio pubblicato su Jama Network Open conferma l’efficacia di una breve disintossicazione dai social network nel miglioramento della salute mentale giovanile. La ricerca, condotta dalla professoressa Maddalena Cipriani dell’Università di Bath, ha dimostrato come sospendere l’uso di piattaforme come Facebook, TikTok, Instagram, Snapchat e X (ex Twitter) per una settimana possa ridurre sensibilmente sintomi di ansia, depressione e insonnia.
Impatto negativo dei social media sulla salute mentale
Lo studio ha coinvolto 373 giovani con un’età media di 21 anni, ai quali è stato inizialmente rilevato un legame significativo tra un uso problematico dei social media e disturbi psicologici, tra cui ansia, depressione e difficoltà nel sonno. Questa correlazione aveva già trovato conferma in numerose ricerche precedenti, ma la novità di questo lavoro risiede nel dimostrare l’efficacia di un intervento di breve durata per contrastare tali effetti.

I benefici della disintossicazione digitale
Dopo due settimane di monitoraggio, durante la terza settimana i partecipanti sono stati invitati a ridurre drasticamente il tempo trascorso sulle piattaforme social. I risultati sono stati significativi: si è registrata una diminuzione del 16,1% nei sintomi d’ansia, del 24,8% in quelli depressivi e del 14,5% nelle problematiche legate all’insonnia. Questo suggerisce che anche una temporanea sospensione dell’attività sui social può avere un impatto positivo sulla qualità della vita psicologica dei giovani.
La ricerca sottolinea quindi l’importanza di adottare strategie di gestione consapevole del tempo trascorso online, specialmente in un’era in cui l’uso di social media è pervasivo e spesso associato a un aumento dei problemi di salute mentale. Questi dati rappresentano un invito a riflettere sull’equilibrio digitale, favorendo abitudini più salutari per il benessere emotivo e psicologico della popolazione giovanile.
