Il cervello di chi conosce due lingue è avvantaggiato: ecco come e perché

Il cervello di chi conosce due lingue è avvantaggiato. Lo ha dimostrato una ricerca pubblicata su Science Advances, e ripresa dal Corriere della Sera, condotta su bilingue anglo-cinesi e anglo-francesi: in genere gli studi si concentrano sulle differenze tra i bilingue e chi parla un solo idioma, in questo caso sono stati messi a confronto bilingue che padroneggiano idiomi simili con altri che “masticano” anche una lingua ostica e particolare come il cinese. In sostanza, i dati hanno mostrato che nel cervello di chi parla due lingue simili, l’area visiva della forma della parola non si attiva in maniera differente quando si vedono parole in ciascuna delle due lingue conosciute.

Cervello
Cervello | pixabay @hainguyenrp

Al contrario, quando la seconda lingua conosciuta è complessa come il cinese, allora si accendono “neuroni cinesi”. “Quando vediamo un viso non riconosciamo naso, occhi e bocca come parti separate ma come un intero; qualcosa di simile avviene quando i bilingue cinesi vedono le loro parole”, le parole riprese dal Corriere della Sera della cognitivista Minye Zhan che ha condotto lo studio. Ecco perché lingue diverse possono plasmare in maniera diversa il cervello dei bilingue. Studi dimostrando che è più efficiente.

La riserva di neuroni

Una ricerca del German Center for Neurodegenerative Diseases di Bonn ha dimostrato che i bilingui precoci – coloro che imparano una seconda lingua nei primi anni di vita – hanno maggiori capacità di apprendimento e memoria e migliori funzioni esecutive, ma anche differenze nella materia grigia in alcune aree cerebrali. In sostanza, parlare bene e quotidianamente due lingue (anche se la seconda è stata imparata quando non si è più bambini), potrebbe addirittura rallentare di quattro, cinque anni la comparsa dei sintomi di demenza e rallentare un’eventuale malattia neurodegenerativa. I bilingue sembrano poter compensare meglio la perdita di neuroni. Però, non conta il numero di lingue che si conoscono. Bensì la padronanza raggiunta nel parlare una lingua che non è la propria.

I vantaggi

Quando si parla di persone bilingue, c’è sempre grande apprensione nei genitori per i propri figli che crescono in contesti bilinguistici. Ci si preoccupa che queste situazioni possano confonderli. Invece, a lungo andare ne traggono solo vantaggi perché il cervello è attrezzato per parlare più lingue e nel farlo si allena a funzionare al meglio. E non è finita qui. Numerosi studi spiegano come abbiano più consapevolezza dell’altro. Capirebbero meglio il perché gli altri possano avere un punto di vista diverso. Questo a vantaggio delle loro capacità sociali. Detto questo, non tutti hanno la fortuna di vivere e crescere in un contesto bilinguistico.

Cervello
Cervello | pixabay @GDJ

Tantissimi ragazzi, tantissime persone, imparano una seconda lingua o a scuola o comunque in tarda età. Da capire quindi, e molte sono le ricerche a riguardo, se comunque così facendo si possano avere gli stessi vantaggi cognitivi. Lo svantaggio di apprendere un’altra lingua da adulti è quella di avere difficoltà di impararla in maniera perfetta. A fare la differenza in situazioni come queste, è la motivazione personale a usarla. Per imparare una nuova lingua, è importante ascoltarla. Ecco perché l’importanza di libri o video.

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