Alimentazione

Digiuno intermittente, cos’è e come farlo in sicurezza

Il digiuno intermittente è un modello alimentare che non dà indicazioni sulle quantità e su quali cibi consumare, ma solamente su quando mangiare, con digiuni previsti che possono durare dalle 12 alle 40 ore. Come con qualsiasi altra dieta il consiglio fondamentale è quello di consultare un medico prima di iniziare questo percorso perché, dato il regime rigido, bisogna essere preparati e adatti fisicamente.

Cosa è consentito consumare durante i periodi di digiuno?

Naturalmente il corpo ha bisogno di assumere sostanze nutrienti anche durante il digiuno, quindi sono consentiti: acqua, caffè rigorosamente non zuccherato e altri tipi di bevande e integratori, purché non contengano calorie. Non sono invece ammessi cibi solidi e bevande zuccherate o, in generale, contenenti calorie come i succhi di frutta.

Immagine | Pixabay @everydayplus

Quali sono i tipi di dieta intermittente?

Esistono 5 tipi di dieta intermittente:

  • Mangiare a tempo limitato. Questo modello implica il digiuno ogni giorno per 12 ore e consente di mangiare nelle ore rimanenti.

 

  • Il metodo 5:2. In questo modello è previsto il consumo normale di cibo per 5 giorni a settimana, mentre nei restanti 2 si consiglia di limitare l’apporto calorico a 500/600 calorie. Questo è sicuramente il regime più semplice da seguire.

 

  • Il metodo 16/8. È un digiuno giornaliero dalla durata di 16 ore che consente il consumo di cibo nelle restanti 8 ore, durante le quali si consiglia di effettuare almeno 2 o 3 pasti.

 

  • Il digiuno a giorni alterni. Questo modello prevede il completo digiuno per 3 o 4 giorni a settimana, alternandoli con i giorni rimanenti in cui si può mangiare normalmente.

 

  • Il modello “Eat Stop Eat”. Questo metodo prevede un digiuno di 24 ore per una o due volte a settimana.
Immagine | Pixabay @silviarita

Funziona davvero? Quali sono i vantaggi e i possibili rischi?

È importante sottolineare che questo tipo di regime alimentare non ha trovato riscontri positivi nella maggior parte degli studi condotti per quanto riguarda la perdita di peso, ma allo stesso tempo sono tantissime le persone che hanno riportato miglioramenti fisici e dimagrimento. Inoltre sono stati evidenziati anche molti benefici dal punto di vista neuro cognitivo, fisiologico e cellulare, tant’è che molti clinici lo hanno prescritto ad alcuni pazienti, essendo anche molto semplice e pratico da seguire, all’interno di un percorso terapeutico.
Inoltre sono stati rilevati molti giovamenti anche dal punto di vista della salute derivanti dal digiuno intermittente come: riduzione della probabilità di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari, miglioramento delle funzioni cognitive e senso-motorie e un alleviamento dei sintomi dei disturbi neurologici e dell’umore.
Questo tipo di dieta è, invece, assolutamente sconsigliata per chi soffre di obesità patologica, per le donne in stato di gravidanza e per i bambini e per gli anziani, poiché, nei soggetti elencati, il fisico ha bisogno di regolarità nell’assunzione di cibo e sostanze nutrienti

Per concludere possiamo dire che il regime di digiuno intermittente non garantisce al 100% una perdita di peso, ma prendere in considerazione la possibilità di seguirlo non è per forza una cattiva idea.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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