Approfondimenti

Zone Blu, le aree del mondo dove si vive più a lungo

Ci sono delle aree del mondo, chiamate Zone Blu (o Blue Zones), dove la concentrazione di centenari e ultracentenari è sopra la media. Queste vengono studiate dai ricercatori per capire quali sono i fattori che determinano la longevità delle diverse popolazioni, tra diete specifiche, tratti comuni o stili di vita particolari. A coniare il termine furono il demografo belga Michel Poulain, ricercatore dell’università di Tallinn in Estonia, e l’epidemiologo sardo Gianni Pes, dell’università di Sassari, nel 2000: ad oggi, secondo gli esperti, le Zone Blu sono quattro: Ogliastra-Barbagia, due aree regionali e prevalentemente montuose della Sardegna, l’isola di Ikaria in Grecia, l’arcipelago di isole di Okinawa in Giappone, e la penisola di Nicoya in Costa Rica.

Immagine | Pixabay @ Julita

Cosa ci dicono queste Zone Blu

In Sardegna, a Villagrande Strisaili, un paesino di 3mila persone nell’Ogliastra, sono stati registrati 47 centenari. A Seulo, un paesino vicino, sono stati registrati 21 centenari su 800 abitanti: dati che i ricercatori hanno definito ‘straordinari’. Oltre a guardare l’età anagrafica, i ricercatori hanno osservato la qualità della vita in queste località: tra gli abitanti delle Zone Blu, infatti, si è notata una quasi completa inesistenza di malattie tipiche della vecchiaia, come la demenza senile. In queste zone, gli anziani svolgono ancora un ruolo nella comunità, mantenendo delle relazioni forti, un fattore che sembrerebbe influire. Anche se il fattore che può spiegare una percentuale così elevata di longevi in queste aree non è ancora stato trovato, la dieta sembrerebbe influire. È stato notato, infatti, che ci sono alcuni elementi tipici presenti in tutti i regimi alimentari delle Zone Blu. Questi centenari, infatti, prediligono una dieta prevalentemente vegetale, con un consumo quasi quotidiano di legumi: consumano minimamente gli zuccheri aggiunti, e assumono quotidianamente le proteine di origine animale in quantità moderate. Inoltre, l’alimentazione si basa quasi esclusivamente sull’autoproduzione: tendenzialmente, consumano quantità moderate di cibo.

Foto da Pixabay | jf-gabnor

Cosa possiamo imparare

Le Zone Blu finora individuate, sottolineano gli esperti, sono aree caratterizzate da un forte isolamento geografico. Proprio quest’aspetto permetterebbe ai centenari di mantenere un evidente vantaggio genetico di popolazione: le persone che vivono in luoghi ‘isolati’, tendono a scegliere dei partner del proprio territorio. Da qui, la genetica di base viene mantenuta di generazione e generazione, senza troppe alterazioni e variazioni. Cosa emerge? Che il buono stato di salute, e la longevità, non sono solo dovuti a dei buoni geni, ma anche a delle buone abitudini e a dei comportamenti salutari. 

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

Recent Posts

Paziente riacquista la vista grazie a una nuova terapia genica: i dettagli

A Napoli il primo paziente al mondo affetto da una malattia della retina ha recuperato…

4 giorni ago

West Nile, seconda vittima nel Lazio: salgono a 16 i casi

Il West Nile continua a preoccupare il Lazio e l'Italia intera: i dati aggiornati dopo…

5 giorni ago

Abruzzo, prima regione in Italia con diagnostica 3D senza visori: “Innovazione reale”

Sistema innovativo di imaging 3D nelle ASL abruzzesi migliora diagnosi e chirurgia, coinvolgendo anche l’Università…

5 giorni ago

Morbillo, l’ISS tiene alta l’attenzione: “52 casi a giugno e focolai in tutto il mondo”

Il morbillo torna a far preoccupare: ecco l'allarme dell'ISS e i dati sui casi in…

2 settimane ago

Mutazione genetica che aumenta il rischio di morte improvvisa: i dettagli della scoperta

È stata individuata una mutazione genetica responsabile dell'aumento di rischio delle morti improvvise: i dettagli…

2 settimane ago

Prevenire autismo e schizofrenia è possibile? Uno studio sta cercando un trattamento

Un nuovo studio italiano sta cercando di trovare un trattamento per prevenire autismo e schizofrenia:…

3 settimane ago