Torino, 4 dicembre 2025 – La salute mentale continua a rappresentare un tema di crescente rilevanza nel Piemonte, come confermato dall’ultima indagine dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, realizzata dall’Istituto Piepoli su 500 residenti maggiorenni. Lo studio rivela che per l’86% dei piemontesi il benessere mentale è fondamentale nella vita quotidiana, con un 15% che lo considera addirittura più importante della salute fisica. Un dato che si conferma particolarmente critico nella fascia giovanile, dove il 73% dei giovani tra i 18 e i 24 anni esprime preoccupazioni significative riguardo al proprio stato psicologico.
Salute mentale nella popolazione giovanile
La ricerca mette in luce come la solitudine e l’isolamento sociale rappresentino per il 28% dei giovani rischi primari per la loro salute mentale, con il 64% che si sente condizionato dalla tristezza e un preoccupante 76% che segnala sentimenti di ansia e inquietudine nella vita di tutti i giorni. Questi dati riflettono un quadro complesso, aggravato da fattori esterni quali conflitti globali, instabilità socioeconomica e cambiamenti climatici, che pesano in modo particolare sulle nuove generazioni.
Secondo Giancarlo Marenco, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte dal 2021, l’indagine offre una fotografia aggiornata e approfondita di un tema che interessa non solo i professionisti, ma anche il sistema scolastico e le istituzioni territoriali. Marenco, psicologo con oltre 40 anni di esperienza e noto per il suo impegno nella promozione della psicologia di base in Piemonte, sottolinea come la pandemia abbia accelerato la consapevolezza dell’importanza della salute mentale.
Accesso ai servizi e soddisfazione degli utenti
Nonostante il 75% dei piemontesi dichiari di essere adeguatamente informato su come prendersi cura del proprio benessere psicologico e l’82% sappia a chi rivolgersi, solo il 18% ha effettivamente usufruito di un percorso psicologico professionale. Tuttavia, chi ha intrapreso questo percorso ne è rimasto soddisfatto nell’83% dei casi, evidenziando la qualità e l’accessibilità dei servizi offerti.
Tra i principali fattori che compromettono il benessere mentale si evidenziano le difficoltà economiche (25%), seguite da malattie familiari (16%), stress lavorativo (15%), solitudine (14%) e isolamento sociale (9%). Questi elementi confermano la necessità di un approccio integrato che coinvolga non solo i professionisti della psicologia, ma anche le politiche pubbliche e le azioni territoriali.
L’impegno per una rappresentanza equilibrata e inclusiva
In vista delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, in programma dal 6 all’8 febbraio 2026, è stata introdotta una novità significativa: la cosiddetta “quota blu”. Questa prevede che almeno il 20% delle preferenze espresse debba essere rivolto a candidati di genere maschile, in un contesto dove l’85% degli iscritti è donna. Il presidente Marenco ha spiegato che il mancato rispetto di questa disposizione comporterà l’annullamento della scheda elettorale, sottolineando come la normativa ministeriale voglia garantire una rappresentanza di genere più equilibrata nell’ordine professionale.
Questa misura si inserisce in un più ampio dibattito sulle quote di genere, già attive per le donne (“quote rosa”) e per i giovani (“quote verdi”), e riflette la volontà di promuovere una maggiore inclusività e diversità all’interno della professione.
Il Piemonte, attraverso l’Ordine degli Psicologi e le iniziative di Marenco, conferma così il proprio ruolo di anticipatore nel campo della promozione della salute mentale e della valorizzazione delle risorse umane, in linea con le strategie del Piano territoriale regionale che mira a sostenere lo sviluppo socio-economico e la coesione sociale sul territorio.