Milano, 30 dicembre 2025 – Un’indagine recente evidenzia come mal di testa, mal di pancia e dolori muscolari rappresentino i disturbi fisici più diffusi tra gli adolescenti italiani, con una prevalenza che va dal 55% al 75%. Secondo l’Osservatorio sugli stili di vita degli adolescenti, promosso da Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca IARD, oltre un terzo dei giovani segnala un aumento di questi disturbi rispetto agli anni precedenti, con una maggiore incidenza tra le ragazze, soprattutto per quanto riguarda il mal di testa e i dolori muscolari.
Le cause principali dei disturbi negli adolescenti
Secondo il sociologo Carlo Buzzi, docente all’Università di Trento e direttore scientifico dell’indagine, le origini di questi disturbi sono spesso legate a fattori psicosomatici. Il mal di testa, ad esempio, è associato prevalentemente a stress emotivi e impegni scolastici, indicati ciascuno da oltre il 34% degli intervistati. Il mal di pancia è invece collegato a problemi digestivi e, nelle ragazze, anche allo stress emotivo. I dolori muscolari, infine, derivano soprattutto da stress fisici, come il sovraccarico posturale o attività sportive intense.
Un capitolo a parte meritano le mestruazioni, fonte di dolore per il 60% delle adolescenti, con un aumento del disturbo rispetto al passato. La professoressa Anna Maria Fulghesu, ginecologa ed esperta in endocrinologia dell’adolescenza, sottolinea l’importanza di intervenire tempestivamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che agiscono meglio se assunti ai primi sintomi e non quando il dolore diventa insopportabile.
Errori comuni nella gestione del dolore
La ricerca mette in luce come quasi la metà degli adolescenti tenda a sopportare il dolore fino a quando diventa insopportabile, convinti che questa resistenza possa rafforzare l’organismo o rappresentare un segno di forza. Solo il 23% assume un antidolorifico su indicazione medica, mentre il 10% si auto-prescrive farmaci senza consultare un professionista. Il professor Gianluigi Marseglia, Ordinario di Pediatria all’Università di Pavia, raccomanda invece di non attendere troppo a lungo prima di prendere un antidolorifico, perché la sua efficacia è maggiore se assunto ai primi segnali di dolore.
Inoltre, l’automedicazione può essere pericolosa anche quando si utilizzano farmaci da banco come paracetamolo e ibuprofene, i due principi attivi più indicati per la gestione del dolore e della febbre in età pediatrica. Marseglia spiega che l’ibuprofene, grazie alla sua azione antinfiammatoria, risulta particolarmente efficace nel trattamento del dolore, ma deve sempre essere assunto secondo dosaggi corretti e sotto controllo medico.
Adolescenti, social e la scelta dei farmaci
Un elemento critico emerso dallo studio riguarda la ricerca di informazioni sulla salute tramite i social network, con il 72% degli adolescenti che si rivolge a piattaforme come TikTok e Instagram. Qui, spesso, si trovano consigli medici non personalizzati, che possono indurre a scelte errate nella gestione del dolore.
La formulazione farmaceutica preferita dagli adolescenti è la pillola (49%), seguita da sciroppi (17,6%) e bustine solubili (16,7%), anche se per oltre la metà dei giovani la forma di somministrazione non rappresenta un fattore determinante nella scelta del farmaco.
L’attenzione alla corretta diagnosi e al trattamento personalizzato emerge quindi come elemento fondamentale per contrastare i disturbi più comuni tra i giovani, evitando l’automedicazione e promuovendo un approccio consapevole e precoce al dolore.
