Cura di sé

Grassi saturi: esistono quelli “buoni”? Benefici, tipologie e quantità consigliate

I grassi saturi non sono tutti dannosi: alcuni, come l’olio di cocco e il cioccolato fondente, possono offrire benefici se consumati con moderazione

Quando si discute di grassi saturi, è importante evitare pregiudizi e comprendere che non tutti i grassi sono dannosi. I grassi saturi sono spesso considerati “cattivi”, ma possono rivelarsi vantaggiosi se assunti nelle giuste quantità e provenienti da fonti appropriate. Il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista, ci aiuta a esplorare le diverse tipologie di grassi saturi e i loro potenziali benefici.

Tipologie di grassi saturi

I grassi saturi si trovano principalmente in alimenti di origine animale, come carni grasse, salumi e latticini interi. Tuttavia, esistono anche fonti vegetali, come l’olio di palma e l’olio di cocco. È fondamentale essere consapevoli del consumo di questi grassi, poiché un’assunzione eccessiva è stata collegata a un aumento dei livelli di colesterolo LDL, noto come colesterolo “cattivo”. Ecco alcune informazioni chiave:

  1. Aumento del colesterolo LDL: Un eccesso di grassi saturi può contribuire alla formazione di placche nelle arterie.
  2. Rischio cardiovascolare: Una dieta ricca di grassi saturi è associata a malattie cardiovascolari, come infarti e ictus.
  3. Influenza sull’insulina: I grassi saturi possono favorire l’insulino-resistenza, aumentando il rischio di diabete di tipo 2.
Grassi saturi: esistono quelli “buoni”? Benefici, tipologie e quantità consigliate | Pixabay @JillWellington

 

Non tutti i grassi saturi devono essere evitati. Secondo il dottor Sorrentino, alcuni possono addirittura apportare benefici. Tra questi:

  • Olio di cocco: Fornisce energia immediata.
  • Cioccolato fondente: Contiene grassi saturi dal burro di cacao e offre antiossidanti. Se consumato con moderazione, può contribuire alla salute cardiovascolare.

È importante notare che la qualità degli alimenti è cruciale. Le carni di animali alimentati con erba, ad esempio, presentano un profilo di acidi grassi più favorevole rispetto a quelle alimentate con mangimi.

Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il consumo di grassi saturi dovrebbe essere limitato a meno del 10% delle calorie giornaliere totali. Per le persone ad alto rischio di malattie cardiovascolari, il limite scende al 5-6%. È consigliabile scegliere fonti più salutari, come:

  1. Olio di cocco
  2. Formaggi magri
  3. Carni magre da animali allevati a terra
  4. Pesce grasso, come il salmone, ricco di grassi polinsaturi omega 3

Il cioccolato fondente, oltre ai suoi benefici cardiovascolari, stimola anche la produzione di sostanze chimiche del cervello che migliorano l’umore. Tuttavia, è fondamentale evitare i grassi saturi di bassa qualità presenti in snack confezionati e prodotti da forno.

Adottare una dieta equilibrata richiede una corretta educazione alimentare. Saper scegliere gli alimenti giusti e comprendere come i grassi saturi possano influenzare la nostra salute è essenziale. Favorire alimenti freschi e minimamente trasformati, mantenendo un occhio attento alle quantità e alla qualità dei grassi, permette di godere dei benefici dei grassi saturi “buoni” senza compromettere la nostra salute.

Redazione Saluteweb

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