Esami del sangue, è necessario farli ogni anno? Ecco quel che bisogna sapere

Un campione di sangue prelevato da un paziente

Un campione di sangue prelevato da un paziente | Photo by National Eye Institute licensed under CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/deed.en) - Saluteweb.it

Alessandro Bolzani

15 Dicembre 2025

Molte patologie comuni, come il diabete, le alterazioni del colesterolo o i disturbi della tiroide, possono svilupparsi senza dare segnali evidenti nelle fasi iniziali. Proprio per questo un controllo del sangue effettuato con regolarità, in genere una volta all’anno, rappresenta uno strumento semplice ma molto efficace per monitorare lo stato di salute generale e intervenire tempestivamente se un valore inizia a uscire dai limiti di normalità.

L’importanza degli esami del sangue per la prevenzione

Un prelievo annuale consente di ottenere una fotografia aggiornata dell’organismo. Anche in assenza di sintomi, alcuni parametri possono segnalare squilibri metabolici o infiammatori che, se ignorati, rischiano di trasformarsi nel tempo in problemi più seri. La prevenzione passa spesso da qui: individuare per tempo ciò che ancora non si manifesta in modo evidente.

Emocromo, la base di ogni check-up

L’emocromo è uno degli esami più richiesti e costituisce il punto di partenza di qualunque controllo di routine. Attraverso questo test si valutano i globuli rossi, utili per individuare eventuali forme di anemia, i globuli bianchi, che forniscono indicazioni sullo stato del sistema immunitario e sulla presenza di infezioni, e le piastrine, fondamentali nei processi di coagulazione. Alterazioni di questi valori possono aiutare a spiegare sintomi come stanchezza persistente, pallore o comparsa frequente di lividi.

Metabolismo sotto controllo: zuccheri e grassi

Il profilo metabolico fornisce indicazioni preziose sul modo in cui l’organismo gestisce energia e grassi. La glicemia a digiuno è il parametro di riferimento per individuare diabete o insulino-resistenza, mentre il colesterolo totale va sempre letto distinguendo tra HDL e LDL, che hanno ruoli diversi nella salute cardiovascolare. Anche i trigliceridi meritano attenzione, perché tendono ad aumentare in caso di alimentazione ricca di zuccheri o consumo eccessivo di alcol. Spesso questi valori non provocano disturbi immediati, ma nel tempo possono incidere su cuore e arterie.

Fegato e reni, i filtri dell’organismo

Fegato e reni lavorano costantemente per depurare il corpo e mantenere l’equilibrio interno. Le transaminasi, come AST e ALT, sono indicatori sensibili dello stato di salute del fegato e possono risentire di dieta, assunzione di alcol o uso di farmaci. La creatinina e il valore di eGFR, invece, permettono di valutare la capacità dei reni di filtrare il sangue. Monitorare questi parametri aiuta a intercettare precocemente segnali di sovraccarico o di abitudini poco salutari.

Infiammazione e tiroide, segnali da non trascurare

Alcuni esami, pur essendo meno considerati, forniscono informazioni importanti. Indici come PCR o VES segnalano la presenza di uno stato infiammatorio e possono essere utili per individuare infezioni o disturbi sistemici. Il TSH, invece, è il principale parametro per valutare il funzionamento della tiroide, una ghiandola che influisce su energia, peso corporeo e metabolismo. Alterazioni tiroidee possono spiegare stanchezza, variazioni di peso o difficoltà di concentrazione.

L’esame delle urine, un alleato prezioso

Spesso sottovalutato, l’esame chimico-fisico delle urine è in realtà estremamente informativo. Da questo test si possono ricavare indicazioni sullo stato di idratazione, sulla presenza di zuccheri, che possono suggerire un problema glicemico, di proteine, possibili segnali di sofferenza renale, o di batteri, indice di infezioni talvolta prive di sintomi evidenti.

Quando fare gli esami del sangue e come prepararsi

Il check-up di base andrebbe programmato una volta l’anno, preferibilmente nello stesso periodo, così da poter confrontare i risultati nel tempo. È generalmente richiesto un digiuno di 8-12 ore, durante il quale è consentita solo acqua. Nelle 24 ore precedenti è consigliabile evitare attività sportiva intensa, che potrebbe alterare alcuni valori, e optare per una cena leggera, limitando alcol, cibi fritti e dolci.

Questi esami rappresentano una base di riferimento per una persona in buona salute, ma i risultati non dovrebbero mai essere interpretati in autonomia. È sempre il medico di medicina generale a doverli valutare nel contesto della storia clinica personale e familiare, trasformando i numeri in indicazioni concrete per la salute.

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