Le zanzare non sono solo fastidiose: in Italia si registrano casi di West Nile Virus. Ecco cosa sapere su rischi, punture e difese.
Le zanzare non rappresentano più soltanto un fastidio tipico delle serate estive. Da tempo la loro diffusione è sempre più estesa e aggressiva, al punto da rendere difficile godersi momenti semplici come una cena in giardino o una passeggiata al tramonto. Questi insetti non si fermano davanti a vestiti o lenzuola e riescono a colpire ovunque, disturbando la quiete. A rendere il quadro ancora più preoccupante ci sono le notizie sui casi di West Nile Virus in Italia, che pongono nuove domande sulla sicurezza sanitaria.
Perché pungono e chi è più a rischio
Non tutti lo sanno: solo le zanzare femmina pungono, mentre i maschi si nutrono di nettare e sostanze zuccherine. Le femmine hanno bisogno di proteine per la maturazione delle uova e trovano nel sangue umano una risorsa ideale. La credenza popolare secondo cui le zanzare scelgono chi ha il cosiddetto “sangue dolce” non ha basi scientifiche. Gli studi dimostrano che la selezione delle “vittime” dipende da diversi fattori fisiologici. Le persone con gruppo sanguigno 0 sembrano essere più attraenti per questi insetti, ma entrano in gioco anche elementi come la quantità di anidride carbonica emessa con il respiro, la temperatura della pelle, il microbioma cutaneo, gli ormoni e l’odore del sudore.
Questi dettagli spiegano perché alcune persone vengono punte ripetutamente in un gruppo, mentre altre ne escono quasi indenni. È una combinazione di segnali biologici che guidano la zanzara verso il bersaglio più “interessante”. Non a caso, chi fa attività fisica all’aperto nelle ore serali tende a essere colpito più di altri: il corpo produce più calore, più sudore e aumenta l’emissione di anidride carbonica. Le zanzare non agiscono solo per istinto, ma seguono veri e propri meccanismi di selezione, che spesso sfuggono alla percezione comune. Ed è in questa dinamica che entra in gioco anche il rischio di trasmissione di virus.

La West Nile Disease, conosciuta anche come febbre del Nilo Occidentale, è una malattia virale trasmessa soprattutto dalle zanzare del genere Culex. Il virus, originario dell’Africa, si è ormai stabilito in Europa e da alcuni anni viene monitorato con attenzione anche in Italia. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2022 sono stati registrati oltre 600 casi confermati, con alcune decine di decessi. La trasmissione avviene quando una zanzara punge un uccello infetto e successivamente un essere umano. Non tutti i casi sono gravi: nella maggioranza delle persone l’infezione decorre in modo asintomatico o con sintomi lievi simili a un’influenza. Solo meno dell’1% sviluppa complicazioni serie, come encefaliti o meningiti virali, che possono diventare pericolose.
L’aspetto che preoccupa le autorità sanitarie è la capacità del virus di diffondersi silenziosamente, senza destare sintomi nella gran parte degli infetti. Questo rende difficile stimare l’effettiva portata del contagio e rafforza l’importanza del monitoraggio costante. Il rischio, comunque, non deve trasformarsi in panico. Gli esperti spiegano che la probabilità di contrarre forme gravi è molto bassa, ma resta fondamentale mantenere attenzione preventiva, soprattutto nelle regioni dove sono stati segnalati casi.
Come ridurre il contatto con le zanzare
Oltre al timore sanitario, le zanzare restano gli insetti che più disturbano la vita all’aperto durante l’estate. Proteggersi è possibile adottando misure semplici e pratiche. Eliminare i ristagni d’acqua nei giardini e nei balconi riduce drasticamente i luoghi dove le zanzare depongono le uova. Sottovasi, secchi dimenticati, grondaie o piccoli contenitori diventano veri focolai di proliferazione. L’uso delle zanzariere rimane una delle difese più efficaci all’interno delle abitazioni, mentre per l’esterno sono consigliati repellenti cutanei di comprovata efficacia. Gli indumenti chiari, ampi e leggeri aiutano a scoraggiare gli insetti, che tendono ad avvicinarsi con più frequenza a colori scuri e tessuti aderenti.
In molte città italiane, le amministrazioni avviano campagne di disinfestazione mirate nei periodi più critici, soprattutto vicino a zone umide e corsi d’acqua. Queste operazioni riducono la densità della popolazione di zanzare, ma richiedono la collaborazione dei cittadini, chiamati a mantenere puliti e privi di ristagni gli spazi privati. Le zanzare continueranno a rappresentare una sfida estiva, ma con comportamenti mirati e informazione adeguata si possono limitare i fastidi e ridurre i rischi collegati a malattie trasmissibili.