Preservare l’udito è fondamentale per prevenire problematiche che possono portare vari disagi più o meno gravi, dalle difficoltà relazionali a conseguenze negative per la salute delle orecchie. Un orecchio umano particolarmente sensibile riesce a percepire anche un suono molto basso che si aggira attorno a 5 decibel. Quando la soglia minima di percezione dei suoni è uguale o maggiore a 25-30 dB invece di essere tra i 0-20 dB si iniziano ad avvertire alcune difficoltà uditive. Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno a preservare l’udito e a mantenere una buona salute uditiva a lungo termine.
L’esposizione al rumore è la prima causa di perdita di udito perché provoca il danneggiamento delle strutture dell’orecchio interno (coclea). Questo può essere associato spesso all’acufene, ovvero quella sensazione di sentir fischiare all’orecchio. Più è lunga l’esposizione, maggiori saranno i suoi effetti sulla salute delle nostre orecchie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre il 50% delle persone di età compresa tra i 12 e i 35 anni utilizza i propri dispositivi audio (auricolari, tv, telefonini) a volumi rischiosi per l’udito.
Molte persone sono abituate ad ascoltare musica con gli auricolari a un volume troppo alto che può raggiungere anche i 105 dB. Questo può essere pericoloso tanto quanto trascorrere una giornata di lavoro in fabbrica con un rumore che raggiunge i 85 dB per 8 ore consecutive. L’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha rivelato che il 30% dei lavoratori è esposto a rumori di alto livello per almeno un quarto del tempo.
Spesso non ci accorgiamo di essere esposti a rumori che comportano seri rischi per il nostro udito. Secondo gli esperti, l’esposizione a suoni superiori agli 80 dB per più di 40 ore alla settimana può provocare danni. Ecco alcuni consigli per presevare l’udito e quali sono i rumori a cui dovremmo evitare di esporci:
L’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) spiega bene il problema: “L’esposizione prolungata nel tempo a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro può provocare effetti negativi sulla salute, tra i quali il più conosciuto è la diminuzione permanente della capacità uditiva o ipoacusia da rumore, che rappresenta ancora oggi una delle malattie professionali più diffuse“.
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