La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa causata dal virus Varicella Zoster, appartenente alla famiglia degli herpesvirus. Si trasmette facilmente da persona a persona, principalmente attraverso le goccioline respiratorie o il contatto diretto con le lesioni cutanee infette. Sebbene colpisca prevalentemente i bambini, può manifestarsi anche negli adulti, con sintomi e complicazioni più gravi. I sintomi tipici includono febbre, malessere generale e un caratteristico rash cutaneo che evolve in vescicole e croste.
Varicella: cos’è e come si riconosce
La varicella si distingue per il classico rash cutaneo che si sviluppa in diverse ondate, noto come “poussée”. Questo rash inizia solitamente sul cuoio capelluto e sul tronco, per poi diffondersi agli arti. Le vescicole sono accompagnate da un intenso prurito e possono manifestarsi con sintomi aggiuntivi, come:
- Febbre lieve
- Mal di testa
- Sensazione di malessere generale
Il periodo di incubazione è di circa 2-3 settimane, mentre la fase acuta dura generalmente dai 7 ai 10 giorni. Anche se la varicella tende a risolversi spontaneamente nella maggior parte dei casi, è cruciale considerare le potenziali complicazioni, in particolare per soggetti immunocompromessi o adulti. Tra le complicazioni più comuni vi sono la polmonite e l’encefalite, che possono manifestarsi in forma più severa negli adulti. Durante la gravidanza, la varicella può comportare seri rischi per il feto, inclusi malformazioni congenite.
Complicazioni negli adulti
L’infezione da varicella negli adulti è un evento raro, ma quando si verifica è spesso associata a complicazioni più gravi. Le persone che non hanno mai contratto la malattia in età infantile o che non hanno completato il ciclo vaccinale sono particolarmente vulnerabili. Oltre alla polmonite e all’encefalite, le complicazioni possono includere:
- Epatite
- Glomerulonefrite
- Infezioni batteriche secondarie
Le persone immunodepresse, come quelle affette da HIV o in trattamento chemioterapico, presentano un rischio maggiore di sviluppare forme gravi della malattia.
Che cos’è l’Herpes Zoster?
L’Herpes Zoster, noto anche come fuoco di Sant’Antonio, è causato dallo stesso virus della varicella, il Varicella Zoster. Dopo aver contratto la varicella, il virus rimane latente nei gangli nervosi e può riattivarsi anni dopo, causando l’Herpes Zoster. Si stima che circa il 10-20% delle persone che hanno avuto la varicella sviluppino un episodio di Herpes Zoster nella loro vita.
L’Herpes Zoster si manifesta tipicamente con un’eruzione cutanea dolorosa, che compare su un lato del corpo. Le vescicole seguono il decorso di un nervo e possono essere accompagnate da sintomi come:
- Brividi
- Febbre
- Mal di testa
- Affaticamento
Sebbene l’Herpes Zoster tenda a risolversi spontaneamente, il dolore associato può essere intenso e prolungato, richiedendo terapie specifiche per alleviarne i sintomi.
Terapie e trattamenti
Per alleviare il prurito e il disagio causato dalla varicella, si utilizzano spesso farmaci antistaminici. Per la febbre, il paracetamolo è comunemente raccomandato. In caso di complicazioni o forme più gravi della malattia, è fondamentale il monitoraggio medico e l’adozione di misure appropriate.
Per l’Herpes Zoster, oltre ai trattamenti per il dolore, possono essere somministrati antivirali, come l’aciclovir, per ridurre la replicazione del virus e accelerare la guarigione. Le terapie possono includere anche antidolorifici e farmaci antinfiammatori, oltre a gel topici per lenire il prurito e l’infiammazione.
Vaccinazione: prevenzione di varicella e Herpes Zoster
In Italia, la vaccinazione contro la varicella è obbligatoria e raccomandata per i neonati tra i 12 e i 24 mesi. Il vaccino, costituito da virus vivi attenuati, stimola il sistema immunitario senza causare la malattia. Può essere somministrato da solo o come parte di un vaccino combinato che include morbillo, parotite e rosolia (MPRV), con un richiamo previsto tra i 5 e i 6 anni.
Per gli adulti che non hanno mai contratto la varicella o completato il ciclo vaccinale, la vaccinazione è fortemente raccomandata, in particolare per le persone immunocompromesse e per chi ha contatti con soggetti vulnerabili. Negli adulti sopra gli 11 anni, la vaccinazione richiede due dosi distanziate di almeno 28 giorni, poiché la protezione è garantita solo con entrambe le somministrazioni.
In conclusione, la varicella e l’Herpes Zoster sono patologie correlate, causate dal medesimo virus, con sintomi e complicazioni che richiedono attenzione e monitoraggio. La vaccinazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella gestione di queste malattie, contribuendo a ridurre l’incidenza e la severità delle infezioni.