
Tumori del sangue | Pixabay @spawns - Saluteweb
Crescono i numeri dei tumori del sangue, ma cresce anche la fiducia nella guarigione: ecco tutti i numeri
Ogni anno in Italia si registrano circa 32mila nuovi casi di tumori del sangue, patologie che colpiscono prevalentemente persone con più di 65 anni, ma che possono manifestarsi a ogni età. Tra queste neoplasie ematologiche, comprendenti leucemie, linfomi e mielomi, si distinguono forme acute, più aggressive, e croniche. Grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi 7 pazienti su 10 possono aspirare a una guarigione, con un numero crescente di persone che vive a lungo dopo la diagnosi.
La Giornata Nazionale AIL 2025: informazione e sostegno
Il prossimo 21 giugno si celebra la Giornata Nazionale dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma (AIL), un momento dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la ricerca e l’assistenza. Durante l’intera giornata sarà attivo il Numero Verde AIL 800 22 65 24, con 40 ematologi disponibili a offrire consulenze gratuite a pazienti e caregiver, fornendo informazioni sulle malattie del sangue e sulle strutture di cura distribuite sul territorio nazionale.
Tra le iniziative simbolo dell’evento, torna il progetto Sognando Itaca, un’esperienza di vela-terapia che supporta la riabilitazione psicologica dei pazienti oncoematologici. Questa iniziativa, che coinvolge medici, psicologi e skipper, si svolge in vari porti italiani e aiuta i pazienti a rafforzare le proprie risorse interiori, migliorando la qualità della vita lontano dagli ambienti ospedalieri.
Sintomi da non sottovalutare e importanza della diagnosi precoce
Le cause dei tumori del sangue non sono sempre note, ma è fondamentale riconoscere tempestivamente alcuni segnali, per favorire una diagnosi precoce. Tra i sintomi da non trascurare vi sono febbre persistente, debolezza, dolori ossei o articolari, perdita di peso ingiustificata, ematomi spontanei, sanguinamenti non guaribili e gonfiore indolore dei linfonodi. Come sottolinea il professor William Arcese, presidente del comitato scientifico AIL, “è importante non spaventarsi, ma consultare il medico senza ritardi”.
Terapie innovative e futuro della cura
Gli ultimi anni hanno visto una rivoluzione nelle strategie terapeutiche contro le neoplasie ematologiche. Terapie all’avanguardia come le CAR-T, gli anticorpi bispecifici, l’immunoterapia e i farmaci a bersaglio molecolare hanno migliorato significativamente le prospettive di cura, permettendo di trattare e spesso guarire anche forme precedentemente letali. L’obiettivo della ricerca è un progressivo abbandono della chemioterapia tradizionale a favore di trattamenti meno tossici e più personalizzati, in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Giuseppe Toro, presidente nazionale AIL, ricorda che “oltre 230mila persone in Italia vivono oggi dopo una diagnosi oncoematologica, un traguardo reso possibile dai continui investimenti nella ricerca scientifica”. Le 83 sezioni provinciali e i 17mila volontari dell’associazione continueranno a promuovere iniziative sul territorio per sostenere chi combatte queste malattie e finanziare nuovi studi. Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale www.ail.it.