Ti svegli con il mal di gola? Ecco da cosa può dipendere

Le tipologie di mal di gola

Le tipologie di mal di gola | Pixabay @ATHVisions - Saluteweb

Redazione Saluteweb

21 Dicembre 2025

Capita a molti di aprire gli occhi al mattino con una sensazione di bruciore, secchezza o dolore alla gola, spesso accompagnata da voce roca e difficoltà a deglutire. Nella maggior parte dei casi non si tratta di un’infezione in corso, ma di un disturbo che nasce durante la notte e che tende a ridursi spontaneamente nel corso della giornata. Proprio questo andamento, più intenso al risveglio e meno marcato nelle ore successive, spinge spesso a interrogarsi sulle cause e su eventuali rimedi utili.

Quando il mal di gola mattutino si presenta con una certa regolarità, è importante guardare oltre il sintomo immediato e considerare ciò che accade mentre si dorme. Fattori ambientali, abitudini serali e alcune condizioni fisiologiche o respiratorie possono infatti creare le condizioni ideali per l’irritazione della mucosa faringea. Comprenderne l’origine consente non solo di alleviare il fastidio, ma anche di prevenirlo nel tempo.

I cambiamenti della gola durante il sonno

Durante il riposo notturno l’organismo rallenta molte delle sue funzioni, comprese quelle legate alla produzione di saliva. Questo fenomeno fisiologico, regolato in gran parte dal sistema nervoso parasimpatico, riduce la naturale protezione delle mucose di bocca e gola, rendendole più esposte alla secchezza.

La posizione sdraiata contribuisce ulteriormente al problema. Dormire con il capo in una postura che ostacola il normale deflusso della saliva può accentuare la sensazione di gola asciutta. A questo si aggiunge la respirazione con la bocca, frequente soprattutto in presenza di naso chiuso o russamento, che favorisce la disidratazione delle mucose e ne aumenta la vulnerabilità.

L’aria che passa direttamente dalla bocca porta con sé anche particelle irritanti come polvere e pollini, che possono depositarsi sulla gola durante la notte. Il risultato è una mucosa più sensibile, che al risveglio reagisce con dolore, bruciore o prurito.

L’impatto dell’aria secca sul mal di gola

Dormire in un ambiente con un livello di umidità troppo basso è una delle cause più comuni di mal di gola al mattino. Il problema si manifesta spesso nei mesi invernali, quando il riscaldamento riduce l’umidità dell’aria, ma può presentarsi anche in estate se l’aria condizionata resta accesa per molte ore.

Un’aria eccessivamente secca sottrae umidità alle mucose respiratorie, rendendole più fragili e facilmente irritabili. Mantenere in camera da letto un’umidità compresa indicativamente tra il 30 e il 50 per cento e una temperatura intorno ai 18-20 gradi può favorire un riposo più confortevole e ridurre il rischio di irritazioni. In alcuni casi, l’uso di un umidificatore può aiutare a migliorare la qualità dell’aria respirata durante la notte.

Scarsa idratazione dell’organismo

Una quantità insufficiente di liquidi assunti durante la giornata può riflettersi sulla salute delle mucose, rendendo più evidente la riduzione della saliva che si verifica naturalmente di notte. Quando l’organismo è poco idratato, la gola risulta meno protetta e più incline a secchezza e dolore al risveglio.

Alcune abitudini serali possono peggiorare la situazione, come il consumo di alcol, cibi molto salati o episodi di sudorazione notturna. Bere adeguatamente durante il giorno resta fondamentale, mentre la sera è preferibile regolare l’assunzione di liquidi in base alla sete, per evitare risvegli notturni. Tenere un bicchiere d’acqua sul comodino può comunque essere utile per alleviare la secchezza al bisogno.

Reflusso gastroesofageo durante la notte

Il reflusso gastroesofageo notturno rappresenta una causa frequente di mal di gola al risveglio. In posizione sdraiata, infatti, gli acidi gastrici possono risalire più facilmente lungo l’esofago, arrivando a irritare la gola. Al mattino questo si traduce spesso in dolore, raucedine, tosse secca o sensazione di bruciore.

I disturbi del reflusso tendono a peggiorare durante la notte e possono interferire con la qualità del sonno, contribuendo a una stanchezza persistente durante il giorno. A sua volta, la mancanza di un riposo adeguato può accentuare i sintomi, creando un circolo difficile da interrompere.

Mal di gola
Mal di gola | Pixabay @Staras – Saluteweb.it

Ridurre l’entità dei pasti serali, evitare cibi grassi, piccanti o molto salati e limitare alcol e caffeina può fare una grande differenza. È consigliabile anche cenare almeno due o tre ore prima di coricarsi e dormire con la testa leggermente sollevata, prestando attenzione a mantenere una corretta postura del collo. In caso di persistenza dei sintomi, il parere del medico è fondamentale per valutare eventuali terapie specifiche.

Gocciolamento retronasale

Il gocciolamento retronasale è un’altra causa frequente di irritazione mattutina. Durante la notte, il muco prodotto da naso e seni paranasali può scendere lungo la parte posteriore della gola, provocando bruciore, prurito o la fastidiosa sensazione di avere qualcosa fermo in fondo alla gola.

Questo accumulo di secrezioni può anche peggiorare la congestione nasale, favorendo la respirazione orale e accentuando la secchezza. Allergie, raffreddori, infezioni respiratorie e l’esposizione a sostanze irritanti sono tra i principali fattori scatenanti.

Una buona idratazione, un’aria adeguatamente umidificata e l’uso di soluzioni saline per il naso possono contribuire a rendere il muco più fluido e meno irritante. Anche dormire con la testa leggermente sollevata e prestare attenzione all’alimentazione serale può aiutare a ridurre il problema.

Russamento e disturbi respiratori del sonno

Il russamento è spesso accompagnato dalla respirazione con la bocca aperta, che favorisce la secchezza della gola. La vibrazione continua dei tessuti molli del palato e della faringe può inoltre causare microtraumi e infiammazione, responsabili del dolore avvertito al risveglio.

In alcuni casi, il russare può essere il segnale di un disturbo più serio come l’apnea notturna, caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno. Se al mal di gola si associano secchezza delle fauci, sonnolenza diurna marcata o valori elevati di pressione arteriosa, è importante non sottovalutare la situazione.

Dormire su un fianco può migliorare la pervietà delle vie aeree e ridurre il russamento. Quando il problema persiste o si sospetta un disturbo respiratorio del sonno, è fondamentale rivolgersi al medico per una valutazione approfondita.

Infezioni delle vie respiratorie

Anche le infezioni, virali o batteriche, possono manifestarsi con un mal di gola più intenso al mattino. Raffreddore, influenza e faringiti sono tra le cause più comuni e spesso si accompagnano a produzione aumentata di muco, secchezza notturna e accumulo di secrezioni.

In questi casi, oltre al dolore alla gola possono comparire febbre, tosse, dolori muscolari, difficoltà a parlare o deglutire e ingrossamento dei linfonodi. Le infezioni virali tendono a risolversi spontaneamente con riposo e idratazione, mentre quelle batteriche richiedono una valutazione medica per stabilire la terapia più adeguata.

Bevande calde, gargarismi e un’alimentazione leggera possono offrire sollievo, mentre una corretta igiene delle mani e l’attenzione ai contatti aiutano a ridurre il rischio di contagio.

Allergie respiratorie e mal di gola

Le allergie possono incidere in modo significativo sulla qualità del sonno e favorire il mal di gola al risveglio. L’esposizione notturna ad allergeni come pollini, polvere o acari stimola processi infiammatori che coinvolgono anche la gola, rendendola secca e dolente.

Naso chiuso, secrezioni abbondanti e tosse notturna rendono più difficile respirare correttamente dal naso, favorendo la respirazione orale e il gocciolamento retronasale. Migliorare la qualità dell’aria in camera da letto, ridurre la presenza di allergeni e ricorrere ai lavaggi nasali può contribuire a contenere i sintomi. In caso di disturbi persistenti, è opportuno consultare il medico, anche perché alcuni farmaci possono accentuare la secchezza della bocca o interferire con il riposo.

Inquinamento e agenti irritanti

Smog, fumo, polveri sottili e residui chimici presenti nell’aria possono irritare le vie respiratorie e provocare infiammazione della gola. Durante la notte e al mattino presto, l’aria tende a essere più stagnante, favorendo la concentrazione degli inquinanti e rendendo il fastidio più evidente al risveglio.

Chi soffre di asma o allergie può essere particolarmente sensibile a questi fattori. Evitare il fumo in casa, limitare l’uso di profumatori o candele e garantire un adeguato ricambio d’aria sono strategie utili. In alcuni casi, i purificatori d’aria possono aiutare a creare un ambiente più favorevole al sonno.

Fumo di sigaretta e mal di gola

Il tabacco è una delle principali cause di irritazione cronica delle vie respiratorie. Le sostanze chimiche contenute nel fumo danneggiano le mucose di gola e bronchi, favorendo secchezza, infiammazione e maggiore sensibilità. Durante la notte, questi effetti possono intensificarsi, rendendo il mal di gola particolarmente fastidioso al mattino.

Oltre al dolore, il fumo può favorire tosse persistente, difficoltà respiratorie e una maggiore predisposizione alle infezioni. Eliminare l’esposizione al tabacco, anche passivo, resta la strategia più efficace per proteggere la salute della gola e migliorare la qualità del sonno.

Anche sforzare la voce può causare il mal di gola

Un uso intenso o scorretto della voce può sovraccaricare le corde vocali e i muscoli della gola. Parlare a lungo, cantare o usare un volume elevato può determinare un’infiammazione che, durante il riposo notturno, si traduce in dolore e raucedine al risveglio.

Concedere tempo al recupero vocale, mantenere una buona idratazione ed evitare di schiarirsi frequentemente la gola aiuta a ridurre l’irritazione. Nella maggior parte dei casi, con alcuni semplici accorgimenti, il fastidio tende ad attenuarsi spontaneamente nel corso della giornata.

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