La salute dei reni è un argomento di crescente importanza, specialmente in occasione della Giornata Mondiale del Rene, che si celebra ogni anno il secondo giovedì di marzo. Questa giornata ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie renali. La malattia renale cronica (MRC) è un problema di salute globale che, secondo la Società Italiana di Nefrologia, colpisce circa il 10% della popolazione sia italiana che mondiale. Tuttavia, la consapevolezza riguardo a questa condizione rimane bassa e molti spesso ignorano i segnali di allerta.
Una delle caratteristiche più insidiose della MRC è la sua natura asintomatica nelle fasi iniziali. Fino all’80% della funzionalità renale può essere compromesso prima che compaiano sintomi evidenti, come affaticamento, gonfiore o alterazioni della minzione. Per questo motivo, è essenziale che le persone si sottopongano a controlli regolari per monitorare la salute dei propri reni, specialmente se appartengono a categorie a rischio, come coloro che soffrono di diabete o ipertensione.
È fondamentale sapere quali screening effettuare e con quale frequenza. Ecco i principali esami consigliati dagli esperti per una corretta valutazione della funzionalità renale.
Esami delle urine
Uno dei primi screening da eseguire è l’analisi delle urine. Questo test aiuta a rilevare la presenza di proteine, sangue o altri elementi che possono indicare un problema renale. La proteinuria, ovvero la presenza di proteine nelle urine, è uno dei segni precoci di danno renale e può essere un indicatore di malattie come la glomerulonefrite o la nefropatia diabetica. È raccomandato effettuare un’analisi delle urine almeno una volta all’anno, specialmente per le persone a rischio.
Esami del sangue
Un altro test fondamentale è il dosaggio della creatinina nel sangue, un indicatore chiave della funzionalità renale. La creatinina è un prodotto di scarto che i reni normalmente filtrano dal sangue. Un aumento dei livelli di creatinina può suggerire una riduzione della funzionalità renale. Inoltre, il calcolo della velocità di filtrazione glomerulare (GFR) permette di valutare quanto bene i reni stanno funzionando. Anche in questo caso, è consigliato effettuare questi esami annualmente, in particolare per chi ha malattie croniche come il diabete o l’ipertensione.
Misurazione della pressione arteriosa
La pressione arteriosa è un altro fattore cruciale da monitorare. L’ipertensione è sia una causa che una conseguenza di malattie renali. Misurare la pressione regolarmente consente di identificare eventuali anomalie e di intervenire tempestivamente. Gli esperti consigliano di controllare la pressione arteriosa almeno una volta all’anno, se non di più, per chi ha già avuto problemi renali o appartiene a categorie a rischio.
In aggiunta a questi esami, è importante considerare altri aspetti:
Screening per il diabete: Monitorare i livelli di glucosio nel sangue è fondamentale, poiché il diabete è una delle principali cause di malattia renale. Le persone con diabete dovrebbero effettuare controlli regolari della glicemia e, se possibile, testare la loro emoglobina glicata (HbA1c).
Valutazione della storia familiare: Se ci sono casi di malattie renali nella famiglia, è essenziale discuterne con il proprio medico e considerare screening più frequenti.
Controllo del peso e dello stile di vita: Mantenere un peso sano, seguire una dieta equilibrata e fare regolare attività fisica sono tutti aspetti che contribuiscono a mantenere i reni in salute. È consigliabile consultare un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
La malattia renale cronica è un problema serio, ma con la giusta prevenzione e controlli regolari, è possibile individuare precocemente i segni di allerta e migliorare la qualità della vita. I professionisti della salute incoraggiano a non sottovalutare i segnali del corpo e a non rimandare gli screening, poiché la diagnosi precoce è fondamentale per affrontare efficacemente questa condizione.