Alimentazione

Proteine del siero di latte, cosa sono e a cosa servono

Uno degli integratori alimentari più popolari e utilizzati nel mondo dello sport e della nutrizione: scopriamo meglio in cosa consiste e a chi è consigliato

Le proteine del siero del latte, note anche come whey protein, rappresentano uno degli integratori alimentari più popolari e utilizzati nel mondo dello sport e della nutrizione. Derivate dal latticello, il liquido residuo della lavorazione del formaggio, queste proteine si distinguono per l’elevato valore biologico e la varietà di applicazioni, che vanno dall’industria alimentare a quella zootecnica, con un particolare rilievo nel settore dell’integrazione alimentare.

Le whey protein non solo sono utilizzate come integratori per sportivi e persone attive, ma anche come additivi nell’industria alimentare per migliorare il valore nutrizionale di prodotti dolciari, come creme, budini e prodotti da forno. Sul fronte economico, il prezzo delle whey protein è influenzato dalla purezza del prodotto. Le proteine isolate, essendo più pure, hanno un costo maggiore rispetto alle proteine concentrate. Tuttavia, l’aggiunta di componenti come vitamine, creatina o carboidrati non dovrebbe giustificare un aumento eccessivo del prezzo, poiché tali ingredienti sono generalmente meno costosi rispetto alla proteina stessa.

Composizione e tipologie

Le proteine del siero del latte sono un mix di varie proteine, tra cui beta-lattoglobuline, alfa-lattoalbumine, siero albumine e immunoglobuline. Questa composizione le rende un alimento altamente nutritivo e particolarmente efficace per chi cerca di migliorare la propria salute e performance fisica.

Proteine siero del latte | Unsplash @Lyfefuel – saluteweb.it

Sul mercato, le whey protein si presentano principalmente in due forme: isolate e concentrate. Le proteine isolate contengono una percentuale proteica che varia tra l’89% e il 94%, e sono povere di grassi e lattosio, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. Le proteine concentrate, invece, presentano un contenuto proteico inferiore, ma sono più ricche di grassi, lattosio e minerali, risultando comunque un buon compromesso tra qualità e prezzo per chi desidera aumentare la massa muscolare senza particolari esigenze dietetiche.

Benefici delle whey protein

Le whey protein offrono una serie di vantaggi che le rendono un’opzione preferenziale rispetto ad altre fonti proteiche come uova, soia, grano e caseine. Alcuni dei principali benefici includono l’alto contenuto di amminoacidi ramificati, fondamentali per la sintesi proteica e il recupero muscolare, e il valore biologico elevato, grazie alla presenza superiore di amminoacidi essenziali, che migliora la qualità nutrizionale del prodotto. L’elevata digeribilità consente una rapida assimilazione degli amminoacidi post-prandiali, massimizzando il recupero muscolare e la sintesi proteica. Le whey protein supportano anche la gluconeogenesi, fornendo substrati per la produzione di energia durante il digiuno prolungato o l’attività fisica intensa, e aiutano a regolare la glicemia stimolando il rilascio di insulina, mantenendo stabili i livelli di zucchero nel sangue dopo i pasti.

Tecniche di produzione e qualità

La qualità delle whey protein dipende fortemente dal processo produttivo. Tra le tecniche più comuni troviamo lo scambio ionico, che produce proteine con una concentrazione proteica superiore al 90%, ma tende a denaturare o perdere componenti importanti come lattoferrine e immunoglobuline. La microfiltrazione e l’ultrafiltrazione utilizzano filtri fisici per separare grassi e lattosio senza danneggiare la proteina. Le proteine ottenute con queste tecniche mantengono una maggiore quantità di componenti bioattivi, sebbene il contenuto proteico sia leggermente inferiore. La microfiltrazione a flusso incrociato è una tecnica che permette di raggiungere un contenuto proteico prossimo al 90%, mantenendo intatti componenti preziosi come lattoferrine e macropeptidi.

Andrea Zoccolan

Nato a Milano nel 1990, mi sono occupato per circa dieci anni di giornalismo e comunicazione in ambito sportivo, per poi passare alla cronaca. Innamorato delle inquadrature di Yorgos Lanthimos, dei libri di Emmanuel Carrère e delle geometrie di Thiago Motta, la mia vera debolezza resta la cucina cinese

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