Prima vittima nel mondo per alfa-gal: ecco le caratteristiche di questa sindrome

Sindrome alfa-gal

Sindrome alfa-gal | Pixabay @Tomasz_Klejdysz - Saluteweb

Federico Liberi

14 Novembre 2025

La sindrome alfa-gal, trasmessa dal morso di zecca, desta allarme dopo il primo decesso nel mondo: le sue caratteristiche

È stato recentemente confermato il primo caso mortale legato alla sindrome alfa-gal, una rara ma pericolosa allergia alla carne rossa trasmessa tramite il morso di zecche. La scoperta, pubblicata sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, porta alla luce nuove preoccupazioni riguardo alla diffusione di questa patologia immunitaria, fino ad oggi poco nota al grande pubblico.

Sindrome alfa-gal: il caso clinico e modalità di insorgenza

La vittima, un pilota di linea di 47 anni originario del New Jersey, aveva contratto la sindrome dopo un’escursione estiva in campeggio con la famiglia nel corso del 2024. Dopo aver consumato una bistecca, l’uomo ha manifestato sintomi gastrointestinali acuti, tra cui dolori addominali, diarrea e vomito, con un’intensità tale da farlo temere per la propria vita. Sebbene si fosse temporaneamente ristabilito, un successivo episodio verificatosi durante un barbecue si è rivelato fatale: dopo aver ingerito un hamburger, il soggetto è stato trovato incosciente, vittima di un arresto cardiaco improvviso.

Sindrome alfa-gal: caratteristiche e sintomi
Sindrome alfa-gal: caratteristiche e sintomi | Pixabay @Hailshadow – Saluteweb

 

Nonostante due ore di tentativi di rianimazione in ospedale, il decesso è stato accertato alle 22:22. L’autopsia non ha fornito spiegazioni immediate, definendo la causa una “morte improvvisa inspiegabile”. Solo il coinvolgimento della moglie, supportata da una pediatra amica, ha permesso di contattare il professor Thomas Platts-Mills, immunologo di fama internazionale che per primo ha identificato la sindrome alfa-gal. I test allergologici hanno confermato che la reazione fatale era legata a questa condizione.

Sintomi, diagnosi e prevenzione

Un elemento chiave per la diagnosi è rappresentato dalla comparsa di punture di zecca, soprattutto se accompagnate da prurito persistente per più di una settimana. Nel caso in questione, la presenza di una dozzina di punture su una caviglia ha insospettito la famiglia. Platts-Mills sottolinea l’importanza di un tempestivo controllo medico in presenza di dolori addominali che si manifestano da 3 a 5 ore dopo aver consumato carne rossa.

Attualmente, l’unico trattamento efficace consiste nell’eliminare completamente dalla dieta la carne rossa e tutti i prodotti derivati da mammiferi, al fine di evitare reazioni allergiche potenzialmente letali. Gli esperti invitano a considerare con attenzione il rischio legato alle zecche, soprattutto nelle zone rurali o boschive, dove il morso può scatenare questa risposta immunitaria anomala.

Change privacy settings
×