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Poca frutta e verdura, memoria a rischio: lo studio

Secondo quanto suggerito dal nuovo studioCosmos’, pubblicato su ‘The American Journal of Clinical Nutrition’, e ripubblicato con nuovi dettagli su PNAS, a favorire la perdita di memoria legata all’età, ci sarebbe il basso consumo di frutta e verdura nella dieta. A combattere gli esiti di questa carenza, ci sarebbe un multivitaminico ricco di sostanze chiamate epicatechine, che aiuterebbero a migliorare la memoria del 16% rispetto all’inizio dello studio. A condurre la ricerca, un team della Columbia University e del Brigham and Women’s Hospital/Harvard: questa evidenzia che grazie ad un’integrazione multivitaminica, i punteggi che emergono dai test realizzati per rilevare la perdita di memoria relativa al normale invecchiamento migliorano. 

Ciò, dunque, evidenzia che per migliorare le funzioni cognitive sia negli adulti, che negli anziani, si possono seguire diete, o utilizzare integratori, ricchi di flavanoli.

Mani di un anziano | Pixabay @congerdesign

Cosa emerge dallo studio

Dallo studio sono emersi diversi fattori interessanti. Ad esempio, proprio su coloro che seguono una dieta di scarsa qualità, i flavonoli offrono un’azione protettiva per la memoria maggiore. Agli oltre 3.500 anziani che hanno preso parte allo studio, è stato assegnato un integratore giornaliero, o un placebo, di flavanoli, in modo del tutto casuale per tre anni. L’integratore era costituito da 500 mg di flavanoli, di cui 80 mg di epicatechine: questa, secondo gli esperti, è la quantità che gli adulti dovrebbero assumere con la normale alimentazione. 

Dalla ricerca è emerso che i punteggi dei test della memoria sono migliorati solo in parte per coloro che assumevano l’integratore giornaliero di flavanoli, e di cui la maggior parte seguiva già un regime ricco di flavanoli. Diversamente, coloro che seguivano una dieta più povera di flavanoli, hanno osservato aumentare in media del 10,5% rispetto al placebo, e del 16% rispetto alla loro memoria a inizio studio, i punteggi dei test della memoria. 

Madre e mamma anziana | Pixabay @sabinevanerp

I risultati

Dallo studio, affermano i ricercatori, è chiaro che la chiave per la perdita di memoria legata all’aumentare dell’età è la carenza di flavanoli. Tuttavia, se la perdita della memoria è in parte fisiologica, questa è anche dovuta alle differenze nel consumo di flavanoli con la dieta. Per migliorare la condizione della memoria, dunque, gli autori hanno affermato che l’integrazione di flavonoli potrebbe avere un miglioramento ancora maggiore nelle persone che iniziano ad assumere il multivitaminico già a 40 e 50 anni.

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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