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Papa Francesco, sciolta la prognosi: cosa significa

Buone notizie dall’ospedale Gemelli: “I miglioramenti di Papa Francesco si sono consolidati”. Il Vaticano conferma che le condizioni del Santo Padre sono stabili, ma proseguirà la terapia farmacologica. I medici hanno sciolto la prognosi, segnando un importante passo avanti

Il 10 marzo 2025, il Vaticano ha annunciato un significativo miglioramento delle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato presso l’ospedale Gemelli di Roma dal 14 febbraio a causa di una polmonite bilaterale. I medici hanno comunicato che i miglioramenti clinici si sono ulteriormente consolidati, portando alla decisione di sciogliere la prognosi, un termine che fino a quel momento indicava una condizione di incertezza riguardo all’evoluzione della malattia.

Prognosi sciolta, cosa vuol dire

Sciogliere la prognosi significa che i medici, avendo osservato stabilità nelle condizioni del paziente e una risposta positiva alla terapia, possono esprimere un giudizio più certo sul decorso della malattia. Generalmente, un paziente viene considerato “fuori pericolo” quando la prognosi è sciolta, anche se nel caso di Papa Francesco, i medici hanno avvertito che sarà necessario continuare con la terapia farmacologica per ulteriori giorni, vista la complessità del quadro clinico e l’importante quadro infettivo presentato al ricovero.

L’espressione “prognosi sciolta” è per indicare che il decorso di una malattia, di un intervento chirurgico o di una condizione clinica non presenta particolari complicazioni e che si prevede un esito positivo. In altre parole, quando un medico dichiara che la prognosi è sciolta, significa che il paziente non è più considerato a rischio di peggioramenti significativi e che il recupero dovrebbe avvenire senza difficoltà rilevanti.

Dichiarare che una prognosi è sciolta è quindi un segnale positivo, che indica un miglioramento delle condizioni del paziente e la possibilità di un recupero senza particolari problemi.

Dettagli sul trattamento e le terapie

Durante la sua degenza, il Papa ha ricevuto trattamenti intensivi, che comprendono:

  1. Fisioterapia motoria e respiratoria
  2. Somministrazione di ossigeno ad alti flussi durante il giorno
  3. Utilizzo di una maschera per la ventilazione notturna per facilitare un riposo migliore

È stato specificato che la sua dieta è stata ripristinata, includendo anche cibi solidi, un segnale positivo del miglioramento della sua condizione generale.

Nonostante le sue condizioni di salute, Papa Francesco non ha interrotto le sue attività spirituali. Durante il giorno, ha potuto seguire in collegamento video gli “esercizi spirituali” con l’aula Paolo VI, un momento di riflessione e preghiera che riveste un’importanza particolare per il Pontefice e per la comunità cattolica. Ha ricevuto l’Eucarestia e si è ritirato nella cappellina del suo appartamento per dedicarsi alla preghiera. Questi gesti evidenziano non solo la resilienza del Pontefice, ma anche il suo impegno costante verso le responsabilità spirituali e pastorali.

La notizia del miglioramento delle condizioni di Papa Francesco è stata accolta con sollievo da parte della comunità cattolica e da numerosi leader mondiali. La stampa internazionale ha seguito da vicino la sua degenza, evidenziando il sostegno che il Pontefice ha ricevuto da parte di numerosi fedeli e dignitari. Questo momento di crisi ha anche offerto un’opportunità per riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza della salute, temi che Papa Francesco ha spesso trattato nelle sue omelie e discorsi.

Redazione

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