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Papa Francesco resterà in ospedale, cosa sappiamo sull’infezione polimicrobica

Non ci sono indicazioni precise su quando Papa Francesco potrà essere dimesso. Il Vaticano aggiorna regolarmente sulle sue condizioni

Papa Francesco continua la sua degenza presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato da venerdì a causa di un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie. Secondo le informazioni fornite dalla Sala Stampa vaticana, il quadro clinico è complesso e richiede un’adeguata permanenza ospedaliera.

La diagnosi e le condizioni del Pontefice

Papa Francesco, 88 anni, soffre da tempo di problemi di salute legati alla sua età. Questo è il quarto ricovero negli ultimi quattro anni e arriva in un momento in cui il Santo Padre già mostrava difficoltà respiratorie. Durante l’Angelus del 9 febbraio aveva interrotto la lettura a causa della fatica nel respirare, segnale di un malessere già in atto.

Papa Francesco | Photo by Casa Rosada licensed under 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/) – Saluteweb.it

I medici del Gemelli hanno diagnosticato un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie, un tipo di infezione causata dalla presenza di diversi microrganismi. Il Vaticano non ha specificato se si tratti di un’infezione batterica o virale, ma ha reso noto che la terapia è stata modificata per affrontare il quadro clinico. Attualmente il Papa non ha febbre e si alimenta autonomamente, segno che le sue condizioni, seppur delicate, restano stabili.

Cos’è un’infezione polimicrobica

Un’infezione polimicrobica è un’infezione causata da più di un tipo di microrganismo contemporaneamente. Questi microrganismi possono essere batteri, virus, funghi o parassiti, e la loro presenza combinata rende il trattamento più complesso rispetto a un’infezione monomicrobica, che è provocata da un solo tipo di patogeno.

Cause e Fattori di Rischio

Le infezioni polimicrobiche possono verificarsi in diverse situazioni, tra cui:

  • Polmoniti e infezioni respiratorie gravi, come nel caso di Papa Francesco, dove più agenti patogeni possono attaccare i polmoni contemporaneamente.
  • Ferite aperte o infezioni post-operatorie, dove batteri diversi possono colonizzare un’area lesa.
    Infezioni urinarie complesse, soprattutto nei pazienti immunodepressi.
  • Malattie croniche e immunodepressione, che rendono il corpo più vulnerabile a infezioni multiple.

Sintomi

I sintomi variano a seconda dell’area colpita, ma possono includere:

  • Febbre e brividi
  • Difficoltà respiratorie (se l’infezione colpisce i polmoni)
  • Dolore o gonfiore nelle aree infette
  • Secrezioni anomale (es. catarro denso o pus)

Cura e Trattamento

Il trattamento dipende dalla natura dei microrganismi coinvolti. Se l’infezione è batterica, vengono usati antibiotici a largo spettro, ma se sono presenti virus o funghi, potrebbero essere necessari antivirali o antimicotici. Inoltre, le terapie possono essere modificate man mano che vengono identificati i patogeni specifici tramite esami di laboratorio.

Nel caso di Papa Francesco, i medici hanno modificato la terapia per adattarla alla complessità dell’infezione, segno che stanno monitorando attentamente la situazione.

Degenza prolungata

La complessità del quadro clinico ha spinto i medici a prolungare la degenza ospedaliera di Papa Francesco. Per questo motivo, diversi appuntamenti ufficiali sono stati cancellati, tra cui l’udienza generale di mercoledì 19 febbraio. Anche l’Angelus domenicale non è stato recitato dal Pontefice, che ha dovuto seguire il consiglio dei medici e dedicarsi al riposo assoluto.

Negli ultimi anni, Francesco ha dovuto affrontare vari problemi di salute. Nel 2023 era stato ricoverato d’urgenza per una polmonite acuta, mentre negli ultimi mesi ha subito due incidenti domestici: una caduta a dicembre che gli aveva causato un vistoso livido sul mento e una contusione all’avambraccio a gennaio, costringendolo a immobilizzare il braccio per alcuni giorni. Inoltre, la gonartrosi di cui soffre limita i suoi movimenti, rendendogli necessaria spesso la sedia a rotelle o un bastone per camminare.

Le chiamate alla parrocchia di Gaza

Nonostante il ricovero, Papa Francesco non ha interrotto il contatto con la piccola comunità cattolica della Striscia di Gaza. Nei primi giorni della sua degenza, ha telefonato alla parrocchia della Sacra Famiglia per esprimere la sua vicinanza ai fedeli e ai sacerdoti. Padre Gabriel Romanelli, parroco della comunità, ha confermato che il Santo Padre ha insistito per chiamare nonostante le difficoltà, riuscendo persino a superare un blackout nella zona per comunicare con i fedeli.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

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