Un team giapponese ha creato un esame innovativo che, grazie all’analisi dei microRNA nelle urine e all’intelligenza artificiale, valuta con precisione l’età biologica
Roma, 23 dicembre 2025 – Un importante progresso nella valutazione dell’invecchiamento biologico è stato annunciato da un team di ricercatori giapponesi: Craif Inc. di Nagoya, in collaborazione con l’Università di Nagoya, ha sviluppato un innovativo test delle urine in grado di misurare l’età biologica reale di una persona, indipendentemente dalla sua data di nascita anagrafica. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica npj Aging, rappresenta un passo avanti significativo nel campo della medicina preventiva e della valutazione dello stato di salute individuale.
Il funzionamento del nuovo test delle urine
Il nuovo orologio dell’invecchiamento si basa sull’analisi di specifiche molecole chiamate microRNA, presenti nelle vescicole extracellulari contenute nelle urine. Questi microRNA sono indicatori biologici che variano in funzione dell’età biologica e di fattori di rischio legati all’invecchiamento, come il fumo, la sedentarietà o la presenza di malattie. Il test utilizza sofisticate tecniche di intelligenza artificiale per sequenziare e interpretare il profilo di microRNA, offrendo così una valutazione precisa dell’età biologica.
Nello studio sono stati analizzati i campioni di urina di 6.331 individui. In una prima fase, i ricercatori hanno identificato i microRNA correlati a età biologiche più elevate o più giovani e associati a fattori di rischio noti per l’invecchiamento. Successivamente, il test è stato convalidato su nuovi campioni indipendenti, dimostrando elevata accuratezza e praticità.
Implicazioni cliniche e prospettive future
Questo metodo rappresenta il primo orologio biologico basato su un semplice esame delle urine che permette non solo di stimare l’età biologica, ma anche di valutare l’accelerazione dell’invecchiamento associata a patologie. Tale innovazione potrebbe facilitare la prevenzione e il monitoraggio di malattie legate all’età, migliorando l’approccio personalizzato alla salute.
Il test si inserisce in un contesto scientifico in cui la diagnosi precoce e la comprensione dei fattori biologici dell’invecchiamento assumono sempre maggiore rilevanza, come dimostrano anche recenti studi italiani sulla guarigione dei tumori in fase iniziale. La possibilità di valutare l’età biologica con un semplice campione di urine potrebbe aprire nuove strade per interventi mirati e tempestivi nella medicina preventiva.
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