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Noduli polmonari, cosa sono e perché si formano

Un nodulo polmonare è una massa anomala, di solito isolata, di forma rotonda o ovale, che si sviluppa su uno dei due polmoni. Può essere di natura benigna o maligna. Nel primo caso, le possibili cause includono condizioni come la tubercolosi, l’istoplasmosi, l’aspergillosi, la sarcoidosi, l’artrite reumatoide e alcuni tipi di tumore benigno. Nel secondo caso, invece, il nodulo è il risultato di processi cancerosi ed è un tumore maligno. Vediamo tutto quello che bisogna sapere a riguardo.

Tutte le caratteristiche dei noduli polmonari

I noduli polmonari tendono ad essere asintomatici, a meno che non raggiungano dimensioni considerevoli. Per individuare un nodulo polmonare, è essenziale ricorrere alla diagnostica per immagini, in particolare alla radiografia del torace o alla tomografia computerizzata toracica. L’approccio terapeutico per un nodulo polmonare varia a seconda della sua natura: mentre i noduli polmonari benigni non richiedono un trattamento specifico, quelli maligni richiedono l’asportazione chirurgica.

Un nodulo polmonare, o nodulo al polmone, è una formazione insolita, spesso isolata, con forma rotonda o ovale, che si sviluppa nel tessuto polmonare e può essere di natura benigna o maligna. I noduli polmonari sono generalmente di dimensioni limitate, con un diametro che di solito non supera i 3 centimetri. Le masse polmonari, invece, sono la definizione più accurata per i noduli polmonari con un diametro superiore ai 3 centimetri.

Immagine | Pixabay @MdSaifulIslamKhan – Saluteweb.it

Le differenze principali tra nodulo polmonare benigno e nodulo polmonare maligno. A distinguere i noduli polmonari benigni dai noduli polmonari maligni sono:

– Le dimensioni. I noduli polmonari benigni raramente superano i 3 centimetri di diametro; i noduli polmonari maligni, invece, presentano quasi sempre un diametro superiore ai 3 centimetri;

– La velocità di crescita. I noduli polmonari benigni crescono molto lentamente; i noduli polmonari maligni, invece, sono capaci di raddoppiare le proprie dimensioni in un arco di tempo inferiore ai 30 giorni;

– La frequenza di comparsa. I noduli polmonari benigni sono decisamente (e fortunatamente) più comuni dei noduli polmonari maligni.

– Le conseguenze sulla funzionalità dei polmoni. I noduli polmonari benigni alterano assai di rado la funzione dei polmoni, mentre i noduli polmonari maligni la pregiudicano drasticamente.

In sintesi, rispetto ai noduli polmonari maligni, quelli benigni sono più piccoli, crescono molto lentamente, sono più comuni nelle diagnosi di nodulo polmonare e influiscono solo in rari casi sulla funzione polmonare.

Quali possono essere le cause di un nodulo polmonare? Tra le possibili origini dei noduli polmonari benigni, rientrano:

– Infezioni batteriche causate da Mycobacterium tuberculosis (tubercolosi) o Mycobacterium avium intracellulare, e infezioni fungine da Aspergillus (aspergillosi), Histoplasma capsulatum (istoplasmosi), Coccidioides (coccidiomicosi), Cryptococcus neoformans (criptococcosi). Questi noduli polmonari associati a tali infezioni sono esempi di granuloma, un accumulo cellulare che si forma in risposta a un processo infiammatorio per isolare sostanze percepite come estranee all’organismo.

– Condizioni non-infettive, come sarcoidosi, granulomatosi con poliangioite e artrite reumatoide.

– Tumori benigni come fibroma, amartoma, neurofibroma o blastoma.

I noduli polmonari maligni derivano costantemente da processi tumorali maligni. Possono segnalare l’inizio di forme cancerose come l’adenocarcinoma polmonare, il linfoma polmonare, il carcinoide polmonare o il sarcoma polmonare. In alternativa, possono svilupparsi come metastasi da un tumore maligno originato in un’altra parte del corpo.

Come viene effettuata la diagnosi? Per diagnosticare un nodulo polmonare, sono essenziali esami radiologici focalizzati sul torace, come l’RX-torace (radiografia del torace) o la TAC toracica (Tomografia Assiale Computerizzata al torace). Questi approcci strumentali possono catturare immagini dettagliate degli organi toracici interni, rendendoli visibili su apposite lastre radiologiche.

I due metodi a confronto:

L’RX-torace è meno preciso della TAC toracica nel rilevare un nodulo polmonare, ma comporta un’esposizione minore del paziente alle radiazioni ionizzanti dannose. L’RX-torace può individuare noduli polmonari di almeno 1 centimetro, mentre la TAC toracica può mostrare noduli anche di 1-2 millimetri. L’immagine fornita dall’RX-torace di un nodulo polmonare offre dettagli limitati su forma, posizione e dimensione, mentre la TAC assicura una rappresentazione ricca di informazioni, consentendo al medico di valutarne anche la densità interna.

Dopo l’individuazione di un nodulo polmonare cosa occorre fare? È consuetudine avviare, immediatamente dopo la scoperta di un nodulo polmonare, tutte le indagini diagnostiche necessarie per identificarne la causa e la natura. Queste indagini comprendono l’anamnesi, l’esame obiettivo, le analisi del sangue e un secondo esame radiologico dopo un periodo di tempo. In circostanze specifiche, potrebbero essere incluse la PET e una biopsia polmonare.

Sintomi e complicanze. In generale, la presenza di un nodulo polmonare non si correla direttamente a sintomi, a meno che la formazione anomala non raggiunga dimensioni considerevoli. In altre parole, i noduli polmonari solitamente rimangono asintomatici quando le loro dimensioni sono limitate. La mancanza di sintomi associati ai noduli polmonari rappresenta un aspetto critico poiché può complicare la diagnosi, soprattutto quando il nodulo ha una natura maligna.

L’esistenza di un nodulo polmonare può causare complicazioni, soprattutto quando la natura della formazione è maligna. In queste situazioni, le complicazioni potenziali includono una significativa compromissione delle funzioni respiratorie e dello stato generale di salute, nonché la diffusione di metastasi in altre parti del corpo, come cervello o ossa.

Quali sono le possibili cure? Il trattamento di un nodulo polmonare varia a seconda della sua natura, che possa essere benigna o maligna. Per i noduli polmonari benigni, non è prevista una terapia specifica, ma piuttosto la gestione della causa sottostante (ovviamente, quando questa è ancora presente). Normalmente, i noduli polmonari benigni non vengono sottoposti a rimozione chirurgica o a trattamenti diretti. L’approccio medico in tali casi mira principalmente a curare la condizione di base. Al contrario, per i noduli polmonari maligni, è essenziale procedere con l’asportazione mediante intervento chirurgico.

Tecniche chirurgiche di asportazione di un nodulo polmonare maligno. Attualmente, esistono diverse tecniche per rimuovere un nodulo polmonare maligno, tra cui troviamo:

– La toracotomia, un intervento chirurgico invasivo che comporta l’apertura del torace e la rimozione della porzione di polmone contenente il nodulo polmonare.

– La toracoscopia video-assistita, una procedura minimamente invasiva che utilizza uno strumento chiamato toracoscopio per rimuovere il nodulo polmonare dalla cavità toracica. Questa tecnica segue i principi dell’artroscopia, con piccole incisioni e l’uso di uno strumento tubulare dotato di telecamera.

Esistono modi per prevenire questa condizione? Per minimizzare il rischio di sviluppare un nodulo polmonare maligno (il più preoccupante), è fondamentale evitare il tabagismo, ovvero evitare di fumare.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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