L’Irccs Sacro Cuore Don Calabria introduce il Da Vinci 5, sistema robotico che migliora precisione e sicurezza degli interventi, riducendo complicanze e tempi di recupero
Negrar di Valpolicella (Verona), 10 dicembre 2025 – Un importante traguardo è stato raggiunto presso l’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, dove sono stati eseguiti con successo i primi interventi in Italia utilizzando il nuovo robot tattile Da Vinci 5. I primi tre pazienti, sottoposti a operazioni complesse, sono già tornati a casa in buone condizioni.
Da Vinci 5, innovazione tecnologica in chirurgia robotica
Il robot Da Vinci 5, all’avanguardia nel panorama medico nazionale, è dotato di un sistema di sensori posti vicino alle punte degli strumenti chirurgici che consentono di misurare in tempo reale la trazione e le forze direzionali applicate durante l’intervento. Questa innovazione permette al chirurgo di “sentire” i tessuti come se fossero parte del proprio corpo, migliorando così la precisione e la sensibilità durante le manovre operatorie.
Come spiega il professor Stefano Cavalleri, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia, questa tecnologia rappresenta un salto qualitativo, consentendo di calibrare la forza applicata e di eseguire una chirurgia più delicata e meno invasiva.
Benefici clinici e nuovi standard operatori
Gli interventi eseguiti – asportazione dell’utero per endometriosi, prostatectomia per tumore e resezione parziale del colon – sono stati perfettamente riusciti, con esiti clinici notevolmente migliorati. Il dottor Marcello Ceccaroni, direttore del Dipartimento per la tutela della salute e della qualità di vita della donna, sottolinea come questa tecnologia riduca il rischio di complicanze, danni ai tessuti e perdita di sangue, favorendo tempi di recupero più rapidi.
Inoltre, il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, Giacomo Ruffo, evidenzia che la visione tridimensionale è stata potenziata di quattro volte rispetto alle precedenti piattaforme, consentendo una maggiore accuratezza nel riconoscimento delle strutture anatomiche più delicate.
Con l’adozione del robot Da Vinci 5, l’Irccs di Negrar si posiziona come primo centro italiano a utilizzare questa avanzata piattaforma, segnando una pietra miliare nella chirurgia robotica, come sottolineato dall’amministratore delegato Claudio Cracco.
