Mick Fanning e il suo incredibile incontro ravvicinato con uno squalo: L’ho sognato per mesi

Mick Fanning e il suo incredibile incontro ravvicinato con uno squalo: L'ho sognato per mesi

Mick Fanning e il suo incredibile incontro ravvicinato con uno squalo: L'ho sognato per mesi

Silvia Costanzi

2 Settembre 2025

Il 19 luglio 2015 ha segnato un momento cruciale nella storia del surf e nella vita di Mick Fanning, un campione australiano che ha vissuto un’esperienza incredibile e traumatica. Durante una competizione a Jeffreys Bay, in Sudafrica, Fanning si è trovato faccia a faccia con uno squalo bianco, un evento che ha non solo cambiato il corso della sua carriera, ma ha anche avuto un impatto profondo sulla sua vita personale. A quasi dieci anni dall’incidente, Fanning ha condiviso le sue riflessioni in un podcast intitolato “The Imperfects”, rivelando dettagli inediti su come quell’evento abbia influenzato la sua vita.

l’incidente e il coraggio di Fanning

Fanning, noto per le sue straordinarie abilità e per i suoi tre titoli mondiali, si stava preparando per una delle gare più importanti della sua carriera. L’atmosfera era carica di tensione, ma nessuno avrebbe potuto prevedere un attacco da parte di uno squalo bianco in diretta mondiale. Durante la competizione, mentre si trovava in acqua con l’altro surfista Julian Wilson, l’attacco si è manifestato in modo improvviso. Le immagini di Fanning che combatte per la sua vita, colpendo l’animale con calci e pugni, hanno fatto il giro del mondo, portando alla luce non solo il suo coraggio, ma anche i pericoli associati al surf in acque condivise con predatori marini.

affrontare il trauma

Nei giorni successivi all’incidente, Fanning ha dovuto affrontare numerose sfide emotive e psicologiche. “Ho sognato quell’evento per mesi. Ogni volta che chiudevo gli occhi, lo rivivevo”, ha dichiarato, evidenziando il trauma subito. Questo racconto mette in luce come l’attacco non fosse solo un evento fisico, ma anche una battaglia interiore. La paura di tornare in acqua e la vulnerabilità lo hanno accompagnato a lungo, trasformando la sua passione in una fonte di ansia.

Uno degli aspetti più significativi della sua esperienza è stata la ricerca di supporto. Fanning ha trovato conforto in una conversazione con un soldato, il quale gli ha condiviso le proprie esperienze di combattimento e le tecniche per affrontare il trauma. “Parlare con qualcuno che ha vissuto situazioni estreme mi ha aiutato a mettere in prospettiva la mia esperienza”, ha affermato. Questo scambio ha rappresentato un momento di svolta, dimostrando che le esperienze traumatiche possono essere affrontate attraverso il dialogo e il confronto.

il ritorno al surf e la resilienza

Fanning ha parlato della sua decisione di tornare a surfare dopo l’incidente. Nonostante le paure e le ansie, la voglia di tornare in acqua è stata più forte. “Il surf è sempre stato parte della mia vita, e rinunciarvi sarebbe stato come rinunciare a una parte di me stesso”, ha spiegato. Con grande determinazione, ha iniziato a lavorare sulla sua fiducia, affrontando le sue paure a piccole dosi. Ha deciso di riprendere il surf in un contesto controllato, circondato da amici e con la presenza di esperti, per ricostruire gradualmente il suo legame con l’oceano.

L’incidente di Fanning ha avuto ripercussioni anche al di fuori del mondo del surf. Ha sollevato importanti questioni sulla sicurezza dei surfisti e sulla necessità di una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi associati al surf in acque frequentate da squali. Inoltre, ha stimolato il dibattito su come affrontare il trauma e l’importanza del supporto psicologico dopo esperienze traumatiche. Fanning, diventato un’icona non solo per le sue vittorie sportive, ma anche per la sua resilienza, ha continuato a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.

La sua storia ha ispirato molti, non solo nel mondo del surf, ma anche in ambiti più ampi. La capacità di Fanning di affrontare il suo trauma e condividere la sua esperienza rappresenta un messaggio potente: la vulnerabilità può essere una forza e il supporto reciproco è fondamentale per superare le sfide più difficili. Attraverso il suo racconto, Fanning ha dimostrato che anche dopo aver affrontato l’incubo di uno squalo, è possibile ritrovare la gioia e la passione per ciò che si ama.

Oggi, quasi dieci anni dopo quell’incidente, Mick Fanning continua a surfare e a competere, portando con sé una nuova consapevolezza e un profondo rispetto per il mare. La sua storia non è solo quella di un atleta che ha affrontato un attacco di squalo, ma di un uomo che ha trovato la forza di rialzarsi, affrontare le proprie paure e rinascere, un’onda alla volta.

Change privacy settings
×