Mers, salgono morti e ricoveri: l’allarme dell’OMS

Nuovi casi di Mers

Nuovi casi di Mers | Pixabay @Dr_Microbe - Saluteweb

Federico Liberi

25 Dicembre 2025

L’Organizzazione mondiale della sanità invita a rafforzare sorveglianza e prevenzione dopo nuovi casi di Mers: la situazione

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha lanciato un nuovo allarme riguardo alla Mers (sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus), una malattia causata dal virus Mers-CoV, strettamente correlato ai coronavirus della SARS e della COVID-19. Nonostante la pandemia da SARS-CoV-2 si sia ormai contenuta, la Mers persiste come minaccia sanitaria soprattutto nei Paesi dove il virus circola tra i dromedari, con trasmissioni ricorrenti all’uomo.

Diffusione e casi recenti di Mers-CoV

L’OMS ha aggiornato i dati al 21 dicembre 2025, registrando globalmente 19 casi confermati di infezione da Mers-CoV, con un bilancio di 4 decessi. La stragrande maggioranza dei casi (17) proviene dall’Arabia Saudita, dove il virus rimane endemico, mentre 2 casi sono stati documentati in Francia. Le infezioni rilevate in Francia a inizio dicembre riguardano pazienti con viaggi recenti nell’area mediorientale, confermando la persistenza di focolai importati.

Nel solo periodo compreso tra il 4 giugno e il 21 dicembre 2025, il ministero della Salute saudita ha notificato 7 nuovi casi, con 2 esiti fatali. L’OMS sottolinea come la notificazione di questi casi non alteri la valutazione complessiva del rischio, che rimane moderato sia a livello regionale che globale.

Strategie di prevenzione e controllo secondo l’OMS

L’Organizzazione mondiale della sanità insiste sull’importanza di misure mirate per la prevenzione e il controllo della trasmissione ospedaliera di Mers-CoV. In particolare, si raccomanda un’attenzione speciale nelle strutture sanitarie per limitare la diffusione da pazienti infetti e prevenire ulteriori contagi nella popolazione umana. Tale indicazione è fondamentale anche alla luce della continua circolazione del virus nei dromedari, che rappresentano un serbatoio naturale.

Contesto regionale e internazionale

L’Arabia Saudita, principale epicentro della Mers, è un Paese strategico non solo per la sua posizione geografica nella Penisola arabica, ma anche per il ruolo che riveste nel mondo islamico e per la sua economia basata su vasti giacimenti petroliferi. Con una popolazione di quasi 36 milioni di abitanti, il Regno ha investito notevolmente in infrastrutture sanitarie e di sorveglianza epidemiologica, ma la persistenza di Mers-CoV conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione.

A livello globale, l’OMS, con sede a Ginevra e diretta da Tedros Adhanom Ghebreyesus, continua a monitorare la situazione attraverso i suoi uffici regionali, promuovendo una collaborazione internazionale che ha dimostrato la sua importanza durante la pandemia di COVID-19. La rapida diffusione di quest’ultima ha infatti posto in evidenza i rischi connessi ai coronavirus, rendendo imprescindibile un approccio globale e coordinato per affrontare anche minacce emergenti come la Mers.

L’attuale allerta rappresenta quindi un promemoria della necessità di rafforzare le misure di sorveglianza, prevenzione e risposta sanitaria, soprattutto nei Paesi endemici, per contenere i rischi di nuove epidemie legate a virus zoonotici.

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