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Melatonina per addormentarsi? I pro e i contro da tenere a mente

È un vantaggio o uno svantaggio la melatonina per addormentarsi? Prima è meglio ricordare cos’è la melatonina endogena (prodotta dall’organismo umano) e quali sono le sue funzioni biologiche. In primis, la melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale e regola il ciclo sonno-veglia. Inoltre, durante le ore diurne la quantità di melatonina nel plasma è esigua. Quando arriva il buio, cambia la concentrazione plasmatica della stessa comincia a innalzarsi progressivamente, mantenendosi ad alti livelli per l’intero corso della nottata. Detto questo, sempre più persone decidono di ricorrere agli integratori di melatonina per dormire. L’uso principale è quello per il trattamento dell’insonnia primaria (questo è uno dei disturbi del sonno).

Lenzuola | pixabay @LUM3N

Ma la melatonina fa male? Ci sono gli effetti collaterali. Tra questi ci sono la sonnolenza diurna; la cefalea; le vertigini; effetti collaterali poco comuni. Quelli poco comuni sono tachicardia; depressione; sicosi; disturbi del movimento; ipertensione; ansia; irrequietezza; diminuzione della saliva; debolezza; fenomeni infiammatori a livello cutaneo; ittero (pelle e occhi gialli); malessere addominale; reazioni allergiche. Infine, ci sono anche effetti collaterali rari. E sono aumento o diminuzione del desiderio sessuale; variazioni dell’umore; svenimenti; diminuzione delle piastrine e del sodio ematico; sete anomala; crampi muscolari notturni.

La sonnolenza

Tra quelli appena citati, la sonnolenza è l’effetto più frequente e di maggior rilevanza. Ecco perché farmacisti ed erboristi, nel vendere gli integratori di melatonina, mostrano un particolare interesse per la professione lavorativa svolta dai clienti. Bisogna monitorare anche un’eventuale tachicardia e depressione. Così come le reazioni allergiche. Ci sono possono essere anche degli effetti avversi da scorretta modalità d’uso. Questo spiega quanto sia fondamentale una corretta modalità d’uso di un integratore di melatonina. Anche perché se si assume la melatonina poco tempo prima di andare a dormire, allora il sonno notturno potrebbe ritardare. Con quali farmaci può interferire la melatonina? I sedativi, come i depressori del sistema nervoso centrale, le benzodiazepine e i sedativi ipnotici. Questi farmaci inducono sonnolenza. Ecco perché è meglio esagerare.

Il ruolo della caffeina

C’è una curiosità riguardo la melatonina. Come interagisce con la caffeina? La caffeina è un alcaloide capace di ridurre i livelli di melatonina nell’organismo umano. Pertanto, la sua assunzione contemporanea a un integratore di melatonina potrebbe comportare un effetto minore da parte di quest’ultimo. Ma quando è controindicata la melatonina? Ci vuole massima attenzione nell’uso del suddetto ormone, quando il paziente è allergico o ipersensibile alla melatonina o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nell’integratore; soffre di una malattia epatica; soffre di una malattia renale; soffre di una malattia autoimmune; presenta di ipertensione; soffre di diabete; soffre di epilessia; soffre di depressione; presenta una qualche malattia della coagulazione; presenta una storia di trapianto d’organo.

Letto | pixabay @congerdesign

Infine, per quanto riguarda la gravidanza, visto il dubbio se gli integratori di melatonina abbiano o meno un qualche effetto negativo sul feto, meglio che, prima di assumere un integratore di melatonina, una donna incinta si rivolga al proprio medico di fiducia e chieda a lui un parere. Stesso discorso per l’allattamento al seno. Meglio non correre alcun rischio

Redazione Saluteweb

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