La prevenzione primaria rappresenta un elemento cruciale nella lotta contro i tumori, poiché consente di ridurre il rischio di insorgenza di queste malattie. La diagnosi precoce è fondamentale, poiché i trattamenti sono più efficaci quando il cancro è individuato nelle sue fasi iniziali. Tuttavia, è essenziale adottare strategie preventive che possano limitare i fattori di rischio. Abbiamo avuto l’opportunità di approfondire questo tema con il dottor Luca Toschi, specialista dell’Unità di Oncologia Medica – Polmone presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Prevenzione primaria: di cosa si tratta
L’insorgenza di un tumore è influenzata da vari fattori di rischio. Alcuni di questi, come l’età e la genetica, non possono essere modificati. Tuttavia, esistono fattori di rischio modificabili sui quali possiamo esercitare controllo. La prevenzione primaria si concentra sull’eliminazione o la riduzione di questi fattori. È fondamentale seguire alcune raccomandazioni, tra cui:
- Evitare o smettere di fumare: Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per diversi tipi di cancro.
- Praticare regolarmente attività fisica: L’attività fisica aiuta a mantenere un peso sano e riduce il rischio di tumori.
- Avere un’alimentazione equilibrata: Una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali è essenziale per la salute.
- Evitare il consumo eccessivo di alcolici: L’alcol è correlato a un rischio maggiore di vari tumori.
- Evitare rapporti sessuali non protetti: Praticare sesso sicuro previene infezioni associate a un rischio aumentato di cancro.
Prevenzione primaria e vaccinazioni
Un aspetto spesso trascurato della prevenzione primaria è il ruolo delle vaccinazioni. Seguire il calendario vaccinale è fondamentale per prevenire malattie oncologiche. Un esempio importante è il vaccino contro il Papilloma virus umano (HPV), somministrato a partire dagli 11-12 anni. L’HPV è responsabile di diversi tipi di tumore, e grazie a questo vaccino è possibile prevenire circa il 90% dei tumori associati a ceppi oncogenici dell’HPV. Anche il vaccino contro il virus dell’epatite B, somministrato ai neonati, è cruciale per prevenire infezioni potenzialmente cancerogene.
Predisposizione genetica e tumori
La predisposizione genetica è un’altra dimensione fondamentale della prevenzione primaria. Alcuni geni, come BRCA1 e BRCA2, sono associati a un aumento del rischio di tumori della mammella e dell’ovaio. In presenza di mutazioni in questi geni, i medici possono consigliare esami di screening avanzati o interventi chirurgici preventivi. Queste misure possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare un tumore in individui geneticamente predisposti.
Importanza delle visite ed esami di controllo
La prevenzione primaria non si limita a modificare stili di vita o ricevere vaccinazioni; è essenziale anche sottoporsi a controlli regolari. Gli screening oncologici possono identificare segni precoci di cancro, aumentando le possibilità di un trattamento efficace. Nel 2022, in Italia, sono state effettuate oltre 2,3 milioni di visite specialistiche, con un incremento significativo di pazienti che si sono presentati per problemi legati all’oncologia.
In conclusione, la prevenzione primaria è fondamentale nella lotta contro i tumori. Attraverso l’adozione di stili di vita salutari, la vaccinazione e il monitoraggio attento della salute, è possibile ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie oncologiche e migliorare la qualità della vita.