Si tratta di un disturbo che colpisce tutti con l’avanzare dell’età, ma può insorgere anche nei giovani e nei bambini. Può interessare un solo orecchio o entrambe, comportando una riduzione uditiva lieve, media o grave
Sono molte le persone che nel nostro paese hanno problemi di udito. Calcoli alla mano, sono almeno sette milioni. Un numero che corrisponde al 12,1% della popolazione. L’ipoacusia riguarda una persona su tre over 65. Tuttavia, solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi cinque anni, mentre il 54% non ne ha mai fatto uno. Ma cosa è? L’ipoacusia, ovvero il “sentire meno”, è un disturbo che colpisce tutti con l’avanzare dell’età, ma può insorgere anche nei giovani e nei bambini. Può interessare un solo orecchio o entrambe, comportando una riduzione uditiva lieve, media o grave. La compromissione dell’udito può seriamente incidere sulla vita del soggetto colpito. Infatti, è definita un “handicap sociale”.
Si stima che sia affetto da ipoacusia circa il 12% della popolazione mondiale, percentuale che sale al 40% per gli over 65. Inoltre, l’ipoacusia può essere trasmissiva, quando il problema è a carico dell’orecchio esterno o dell’orecchio medio (membrana timpanica e catena degli ossicini), o neurosensoriale, quando il danno si localizza a livello dell’orecchio interno (coclea) o del nervo acustico. Vi sono inoltre casi in cui possiamo distinguere un’ipoacusia mista, in cui vi è una sovrapposizione di cause. Quali sono le cause dell’ipoacusia? L’uso delle cuffie può influire sulla diminuzione della capacità uditiva? Ce lo spiega il dottor Daniele Bugada, dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Humanitas Castelli di Bergamo.
Sono diverse le cause di ipoacusia. Vediamo quali:
“Quando c’è una perdita totale della funzione uditiva parliamo di sordità. La sordità riconosce un’origine ereditaria, per cui un bambino con uno o entrambi i genitori con sordità è molto possibile la presenti fin dalla nascita”, ha scritto sul sito dell’Humanitas il dottor Daniele Bugada.
Ed ecco le altre cause di sordità. Nei neonati vediamo malattie infettive (rosolia o sifilide), assunzione di medicine ototossiche durante la gravidanza da parte della madre oppure per nascita prematura, mancanza di ossigeno, ittero. Invece, nelle persone adulte, un fattore che incide molto è l’invecchiamento.
In età adulta l’esposizione al rumore, sia di natura professionale che non, insieme all’invecchiamento fisiologico, noto come presbiacusia, è tra le principali cause di sordità. “I rumori sono oggetto di particolare attenzione anche da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che stima che oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbero essere a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure”, ha continuato il dottor Daniele Bugada. Infine, le cuffie della musica possono danneggiare l’udito? Secondo il dottor Daniele Bugada, “non ci sono prove evidenti che ci sia un legame tra l’uso delle cuffie e lo sviluppo di deficit uditivi. Occorre, però, prestare attenzione all’intensità del suono e al tempo di utilizzo”.
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