L’ipertensione polmonare è una malattia rara che si verifica quando la pressione del sangue nelle arterie polmonari e nella parte destra del cuore raggiunge livelli troppo elevati. Chi ne è affetto necessita di una presa in carico da parte di medici specializzati, follow up periodici e una calibrata terapia medica. Ecco nel dettaglio cos’è l’ipertensione polmonare, quali sono i suoi sintomi e come si cura.
Come spiegato nel dettaglio in un approfondimento sul portale del polo ospedaliero Humanitas, la pressione polmonare media è generalmente di circa 14 mmHg. Quando supera i 25 mmHg si può parlare di ipertensione polmonare, una condizione dovuta alla distruzione, all’ispessimento parietale, al restringimento o all’ostruzione dei vasi stessi. L’aumento della pressione del sangue nelle arterie polmonari comporta un sovraccarico di pressione e volume del ventricolo destro, che pompa sangue verso i polmoni. Condizione che può portare all’insufficienza contrattile e allo scompenso. Per questo, come sottolineato dagli specialisti dell’Humanitas, se non opportunamente trattata, questa malattia può degenerare, causando ulteriore restringimento dei vasi sanguigni e aggravando i sintomi tipici della patologia.
L’ipertensione polmonare può essere primitiva, o più comunemente è una conseguenza o una complicanza di alcune cardiopatie congenite. Nel primo caso, attualmente non se ne conosce ancora la causa, ed è una condizione che interessa principalmente le donne e che insorge più frequentemente tra i 30 e i 50 anni. Ma come si manifesta? I sintomi dell’ipertensione polmonare comprendono generalmente respirazione difficoltosa – soprattutto durante sforzi fisici o in fasi avanzate della patologia -, stanchezza o affaticabilità e svenimenti. Talvolta chi ne soffre manifesta anche dolori al petto tipici dell’angina pectoris, segno di sofferenza cardiaca, ed edema, ristagno di liquidi, agli arti inferiori.
Per quanto riguarda la sua diagnosi, l’ecocardiografia transtoracica – un ecocardiogramma che consente una visualizzazione molto accurata del cuore e permette di documentare le alterazioni morfologiche e strutturali delle camere cardiache destre – può indirizzare verso l’accertamento dell’ipertensione polmonare. La diagnosi definitiva, tuttavia, richiede che il paziente venga sottoposto al cateterismo cardiaco: un esame che consente di misurare in modo diretto alcuni parametri, la cui alterazione si correla con una prognosi sfavorevole della malattia, ovvero la pressione nell’atrio destro del cuore, la pressione polmonare media, la portata cardiaca. Possono, infine, risultare utili nella diagnosi altri esami, come la spirometria, l’anglo-tomografia computerizzata del torace, l’angiopneumografia e la scintigrafia polmonare perfusoria.
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