Influenza in Italia, allarme degli esperti: aumentano i casi

Crescono i casi di influenza in Italia

Crescono i casi di influenza in Italia | Pixabay @simpson33 - Saluteweb

Federico Liberi

15 Novembre 2025

L’aumento dei casi di influenza preoccupa medici e autorità sanitarie: raccomandate vaccinazione e misure igieniche. I dettagli

L’influenza stagionale sta facendo registrare un preoccupante aumento dei contagi in Italia, con un impatto che gli esperti temono possa essere particolarmente severo, in linea con quanto osservato quest’anno in Australia. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), attraverso il sistema di sorveglianza RespiVirNet, ha riportato un totale di 1,7 milioni di casi dall’inizio della stagione, con 435 mila nuovi contagi solo nell’ultima settimana.

Influenza: crescita dei casi e nuove modalità di sorveglianza

La sorveglianza ISS ha innovato il proprio approccio, passando dall’osservazione delle sindromi simil-influenzali (ILI) alla più ampia categoria delle infezioni respiratorie acute (ARI). Questo cambiamento consente di monitorare un ventaglio più ampio di sintomi, includendo tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie e coriza, permettendo una stima più precisa della diffusione. Attualmente, l’incidenza stimata delle ARI è di 7,64 casi per mille assistiti, con la fascia d’età 0-4 anni particolarmente colpita.

L’abbassamento delle temperature favorisce la circolazione del virus, e gli esperti prevedono un picco influenzale tra fine dicembre e gennaio. Secondo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all’Università di Milano, è in arrivo un mix di virus influenzali, inclusi i ceppi A H1N1 e B Victoria, quest’ultimo poco circolato negli ultimi anni, aumentando così la suscettibilità della popolazione.

Campagna vaccinale e raccomandazioni degli esperti

Il Ministero della Salute ha già predisposto la campagna vaccinale che prenderà il via a ottobre, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 75% di copertura tra le categorie a rischio: anziani, bambini, persone con patologie croniche e operatori sanitari. Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, sottolinea la necessità di incrementare la vaccinazione, ricordando che attualmente solo un italiano su quattro si immunizza contro l’influenza. Senza un adeguato ricorso al vaccino, la prossima stagione potrebbe vedere fino a 15-20 milioni di contagi, con gravi ripercussioni sul sistema sanitario nazionale.

L’ISS raccomanda inoltre il mantenimento delle buone pratiche igieniche, come il frequente lavaggio delle mani e l’uso della mascherina in ambienti affollati, per limitare la trasmissione del virus.

Influenza, Covid e virus respiratorio sinciziale: un quadro complesso

Il 2025 si presenta come una stagione complessa non solo per l’influenza, ma anche per la co-circolazione di altri virus respiratori, tra cui il Sars-CoV-2 e il virus respiratorio sinciziale (RSV). Marco Cavaleri dell’Ema evidenzia come la nuova variante Covid LP.8.1 sia in crescita in Europa e in Italia, sebbene i sintomi restino generalmente lievi. L’Ema ha perciò raccomandato l’aggiornamento dei vaccini anti-Covid per includere questa variante, al fine di proteggere soprattutto i soggetti fragili.

Gli esperti invitano a considerare la vaccinazione non solo contro l’influenza, ma anche contro il Covid, soprattutto per anziani e persone con condizioni di rischio, per prevenire sovraccarichi ospedalieri e complicanze respiratorie.

In vista dell’inverno, la prevenzione attraverso la vaccinazione e le misure di igiene rimangono strumenti fondamentali per contrastare una stagione che si preannuncia impegnativa per la salute pubblica.

Change privacy settings
×