Roma, 13 giugno 2025 – È tornata a Roma l’Anlaids Charity Dinner, l’evento annuale organizzato da Anlaids Lazio con l’obiettivo di sostenere la prevenzione e la ricerca nella lotta all’HIV. La manifestazione si è svolta nella suggestiva cornice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, situato nel cuore del quartiere Flaminio, richiamando numerose personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e delle istituzioni.
L’evento ha visto la partecipazione di volti noti come Isabella Ferrari, Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio, Benedetta Porcaroli, Giulia Bevilacqua e Matteo Paolillo. Tra gli ospiti istituzionali si sono distinti il Ministro Nello Musumeci e il deputato Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, sottolineando l’importanza di un impegno condiviso nelle politiche di prevenzione e sensibilizzazione.
Durante la serata, è stato rilanciato un monito importante: in Italia si contano circa 140.000 persone sieropositive, ma il dato più preoccupante riguarda il ritardo nella diagnosi. Infatti, il 60% delle nuove diagnosi di HIV avviene in uno stadio avanzato, quando le opportunità di intervento efficace sono più limitate. Questa situazione evidenzia la necessità di potenziare le campagne di testing, fondamentali per individuare precocemente le infezioni e ridurre il numero di persone non consapevoli del proprio stato, stimato attorno alle 9.000 unità.
L’Anlaids Charity Dinner non è solo un momento di raccolta fondi, ma anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. Le nuove strategie includono l’adozione di test rapidi e l’accesso facilitato ai servizi di diagnosi, specie nelle aree più a rischio o meno raggiunte dai canali tradizionali.
La ricerca scientifica, sostenuta dagli introiti raccolti durante l’evento, continua a fare passi avanti, ma resta fondamentale mantenere alta l’attenzione per garantire risposte efficaci e innovative. La collaborazione tra associazioni, istituzioni e mondo della cultura si conferma quindi un elemento imprescindibile per contrastare la diffusione dell’HIV e migliorare la qualità della vita delle persone sieropositive.
L’appuntamento romano, con la sua atmosfera di condivisione e partecipazione, rappresenta un segnale forte e concreto nel panorama italiano, dove la lotta all’HIV rimane una sfida aperta che richiede costanza e determinazione.
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