Guida pratica all’uso corretto delle lenti a contatto

Guida pratica all'uso corretto delle lenti a contatto

Guida pratica all'uso corretto delle lenti a contatto

Silvia Costanzi

6 Settembre 2025

Le lenti a contatto rappresentano un’alternativa sempre più popolare agli occhiali da vista, non solo per motivi estetici, ma anche per il comfort e la qualità della visione che offrono. Tuttavia, per garantire un utilizzo sicuro e confortevole, è fondamentale seguire alcune linee guida specifiche. Per approfondire l’argomento, abbiamo intervistato la dottoressa Costanza Tredici, oculista presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Come scegliere le lenti a contatto?

La scelta delle lenti a contatto deve essere effettuata con attenzione, in base al tipo di difetto visivo da correggere, come miopia, ipermetropia o astigmatismo. Esistono diverse tipologie di lenti:

  1. Lenti giornaliere
  2. Lenti settimanali
  3. Lenti mensili
  4. Lenti morbide
  5. Lenti semirigide
  6. Lenti rigide

Le lenti giornaliere sono particolarmente raccomandate per chi soffre di occhio secco, poiché sono progettate per offrire una maggiore idratazione. È importante considerare che la curvatura della cornea è diversa per ciascuna persona. In alcuni casi, le lenti su misura possono essere necessarie per garantire un’aderenza perfetta e, di conseguenza, un comfort maggiore. Per chi utilizza lenti settimanali o mensili, è fondamentale seguire rigorosamente le procedure di disinfezione. La dottoressa Tredici sottolinea l’importanza di scegliere soluzioni di pulizia appropriate e di sostituirle ogni volta che le lenti vengono riposte nel contenitore.

Manutenzione e igiene

Un aspetto cruciale nell’uso delle lenti a contatto è la manutenzione. Le soluzioni uniche, che combinano pulizia, risciacquo e disinfezione, sono fondamentali per prevenire infezioni. Inoltre, è essenziale disinfettare il contenitore delle lenti e non indossare mai lenti senza una corretta disinfezione. Di recente, sono stati introdotti colliri contenenti sostanze idratanti, come l’acido ialuronico, che possono migliorare il comfort del portatore e ridurre il rischio di infezioni.

Quando evitare le lenti a contatto?

Esistono situazioni in cui potrebbe non essere consigliabile utilizzare le lenti a contatto. Ad esempio, in caso di secchezza oculare conclamata, l’uso delle lenti può causare attrito e microlesioni sulla superficie corneale. In queste circostanze, l’uso di sostituti lacrimali è utile per migliorare la lubrificazione e il comfort.

In generale, l’uso prolungato delle lenti a contatto, oltre le 6-8 ore al giorno, può compromettere la salute oculare. Anche se le lenti moderne permettono un buon passaggio di ossigeno, un utilizzo eccessivo può portare a una riduzione dell’ossigeno alla cornea, causando problemi come l’ipossia corneale.

Lenti a contatto al mare e in piscina

Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, è fondamentale prestare attenzione all’uso delle lenti a contatto in ambienti acquatici. La sabbia e le microparticelle presenti in spiaggia possono entrare sotto la lente, causando irritazioni e microlesioni. Inoltre, l’alta salinità dell’acqua di mare può disidratare la cornea, mentre il cloro presente nelle piscine può irritare ulteriormente gli occhi.

Per questi motivi, è sconsigliato fare il bagno con le lenti a contatto. In alternativa, si raccomanda di utilizzare lenti giornaliere usa e getta, sostituendole dopo ogni bagno, e di indossare occhialini di protezione. Questo approccio riduce il rischio di contaminazione e perdita delle lenti, garantendo al contempo una maggiore sicurezza.

Disturbi comuni associati all’uso delle lenti a contatto

Alcuni dei disturbi più comuni legati all’uso delle lenti a contatto includono:

  1. Infezioni: come congiuntiviti, blefariti e cheratiti, che possono portare a ulcere corneali.
  2. Ipossia corneale: una riduzione dell’ossigenazione della cornea.
  3. Epiteliopatia corneale: danni all’epitelio corneale causati dall’uso inadeguato delle lenti.
  4. Neovasi corneali: formazione di nuovi vasi sanguigni nella cornea, spesso in risposta a una carenza di ossigeno.
  5. Secchezza oculare e iperemia congiuntivale: arrossamento e irritazione degli occhi dovuti a vari fattori, tra cui l’uso prolungato delle lenti.

Visite ed esami

È importante sottolineare che la salute oculare deve essere monitorata regolarmente. Secondo i dati recenti, l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas ha effettuato oltre 2,3 milioni di visite e ha accolto più di 45.000 pazienti ricoverati, evidenziando l’importanza della prevenzione e del trattamento tempestivo delle problematiche oculari. Con oltre 800 medici specializzati, la struttura offre supporto e consulenza ai pazienti per garantire un uso sicuro ed efficace delle lenti a contatto.

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