Roma, 2 dicembre 2025 – La gravidanza rappresenta un periodo di trasformazioni profonde per il corpo femminile, e nuovi studi confermano come queste modifiche coinvolgano anche il delicato equilibrio del microbioma orale, con importanti ripercussioni sulla salute dentale durante la gestazione.
Microbioma orale e gravidanza: un legame da approfondire
Recenti ricerche condotte da Yoram Louzoun dell’Università Bar-Ilan di Israele hanno evidenziato come il microbioma orale subisca cambiamenti significativi nel corso della gravidanza, diventando meno diversificato e più incline a generare infiammazioni. Lo studio ha analizzato campioni di saliva di 346 donne in differenti fasi della gestazione, rilevando una diminuzione della presenza di specie batteriche benefiche come Akkermansia muciniphila e un aumento di batteri associati a processi infiammatori come i Gammaproteobacteria e Synergistota. Questi mutamenti si manifestano già dal passaggio tra il primo e il secondo trimestre e proseguono fino al termine della gravidanza.
Parallelamente, una ricerca olandese guidata da Stefan Listl dell’Università Radboud, su oltre 34.000 donne, ha confermato un incremento del rischio di perdita dei denti nelle madri con più gravidanze, confermando scientificamente l’adagio popolare “Fai un figlio, perdi un dente”. Lo studio ha mostrato come le donne con tre figli presentino in media quattro denti in meno rispetto a quelle con due, attribuendo il fenomeno ai cambiamenti ormonali e alle alterazioni del microbiota orale.
Implicazioni cliniche e prospettive di intervento
Il microbioma orale è generalmente stabile nel tempo, ma la gravidanza accelera il naturale declino della diversità batterica. Louzoun suggerisce che l’identificazione di un “profilo ottimale” del microbiota nelle donne in gravidanza potrebbe diventare un utile indicatore per monitorare l’andamento gestazionale e prevenire complicanze, anche attraverso strategie di intervento dietetico e modifiche degli stili di vita.
Questi risultati si inseriscono in un più ampio dibattito sulla salute orale come indicatore di salute pubblica e progresso sociale, tema affrontato anche da Listl e Till Bärnighausen dell’Ospedale Universitario di Heidelberg. Essi sottolineano come i parametri legati alla salute dentale – dalla presenza di denti naturali alla percezione soggettiva delle condizioni orali – possano fornire informazioni preziose sul benessere complessivo di una popolazione, influenzata da fattori socio-economici e accesso alle cure.
La salute orale nella pianificazione sanitaria globale
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente incluso la salute orale nel suo Piano d’azione globale 2023–2030, promuovendo sistemi di monitoraggio che integrino indicatori odontoiatrici nei programmi di salute pubblica. Questa visione invita i professionisti del settore a un ruolo più attivo, andando oltre la semplice attività clinica per contribuire alla raccolta e all’analisi di dati standardizzati, con l’obiettivo di migliorare equità e benessere sociale.
In questo contesto, la cura della salute orale durante la gravidanza assume un’importanza cruciale, non solo per la prevenzione di malattie gengivali e carie, ma anche per la tutela della salute generale della madre e del nascituro.
