Errori comuni che aggravano il reflusso e l’acidità di stomaco dopo i pasti

Errori comuni che aggravano il reflusso e l'acidità di stomaco dopo i pasti

Errori comuni che aggravano il reflusso e l'acidità di stomaco dopo i pasti

Francesco Sidoti

12 Ottobre 2025

L’acidità di stomaco dopo aver mangiato è un disturbo molto comune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Questa condizione si manifesta spesso con una sensazione di bruciore nella parte alta dell’addome o dietro lo sterno, accompagnata da rigurgito acido e altri sintomi sgradevoli. Comprendere le cause di questo disturbo e gli errori comuni che possono aggravare i sintomi è fondamentale per gestire questa problematica e migliorare la qualità della vita.

Acidità di stomaco: cos’è e perché si verifica

L’acidità di stomaco, conosciuta anche come pirosi gastrica, è un sintomo caratterizzato da una sensazione di bruciore o dolore retrosternale che si verifica generalmente dopo i pasti. Questo disturbo è frequentemente causato dalla risalita dei succhi gastrici nell’esofago, un fenomeno noto come reflusso gastroesofageo. Normalmente, una valvola chiamata sfintere esofageo inferiore impedisce al contenuto dello stomaco di risalire. Tuttavia, quando questa valvola si indebolisce o si rilassa eccessivamente, gli acidi gastrici possono risalire nell’esofago, irritandone la mucosa e provocando il tipico bruciore.

Principali cause di acidità dopo i pasti: errori da evitare

Molti casi di acidità di stomaco si verificano in seguito a comportamenti alimentari e stili di vita scorretti. Tra gli errori più comuni che possono aggravare i sintomi ci sono:

  1. Mangiare troppo velocemente: Consumare i pasti in fretta e senza masticare adeguatamente può portare a gonfiore e favorire il reflusso.
  2. Porzioni abbondanti: Mangiare porzioni eccessive può dilatare lo stomaco, aumentando la pressione sullo sfintere esofageo.
  3. Cibi irritanti: Alimenti come fritti, cioccolato, pomodori, agrumi, cipolla cruda e spezie possono irritare la mucosa gastrica e aumentare la produzione di acido.
  4. Alcol e caffeina: Bere bevande alcoliche o caffeinate a fine pasto può rilassare lo sfintere esofageo, facilitando il reflusso.
  5. Sdraiarsi subito dopo aver mangiato: Questa abitudine favorisce la risalita degli acidi nello stomaco.
  6. Indossare abiti stretti: Vestiti che comprimono l’addome possono esercitare pressione sullo stomaco, contribuendo al reflusso.
  7. Fumo: Il fumo di sigaretta non solo è dannoso per la salute in generale, ma può anche aggravare il reflusso.

Alcuni fattori, come l’obesità, la gravidanza e l’uso di farmaci antinfiammatori, possono ulteriormente aumentare il rischio di acidità di stomaco, rendendo necessario prestare particolare attenzione agli stili di vita e alle abitudini alimentari.

Sintomi associati

Oltre al bruciore retrosternale, chi soffre di acidità può sperimentare diversi sintomi correlati. Tra questi vi sono:

  • Rigurgito acido: Risalita di liquidi o cibo in gola, spesso accompagnata da un sapore amaro o acido in bocca.
  • Gonfiore e sensazione di pienezza: Anche dopo pasti leggeri, può persistere una sensazione di gonfiore.
  • Nausea e eruttazioni frequenti: Questi sintomi possono intensificarsi in posizione sdraiata o dopo sforzi fisici a stomaco pieno.
  • Tosse secca o raucedine: Specialmente al mattino, può manifestarsi una tosse secca o mal di gola.

Come si fa a far passare l’acidità di stomaco?

Per alleviare l’acidità di stomaco, è essenziale modificare alcune abitudini alimentari e comportamentali. Ecco alcune pratiche consigliate:

  1. Mangiare lentamente e masticare bene: Questo aiuta a facilitare la digestione e ridurre la pressione nello stomaco.
  2. Preferire pasti piccoli e frequenti: Evitare grandi abbuffate può contribuire a mantenere la pressione gastrica sotto controllo.
  3. Evitare cibi irritanti: Limitare il consumo di alimenti noti per scatenare l’acidità.
  4. Attendere prima di sdraiarsi: È consigliabile aspettare almeno due ore dopo un pasto prima di sdraiarsi.
  5. Dormire con il busto sollevato: Questa posizione può aiutare a prevenire la risalita degli acidi durante la notte.
  6. Evitare alcol, fumo e caffeina: Questi fattori possono aggravare il reflusso e l’acidità.
  7. Mantenere un peso corporeo sano: La perdita di peso, se necessaria, può ridurre significativamente i sintomi.

Quando serve un aiuto in più

Se i sintomi di acidità di stomaco persistono nonostante l’adozione di buone abitudini, è importante rivolgersi a un medico. Un professionista della salute può suggerire farmaci come antiacidi, alginati, antagonisti H2 e inibitori di pompa protonica, a seconda della gravità e della frequenza dei sintomi. Questi farmaci possono contribuire a ridurre la produzione di acido e proteggere le pareti dello stomaco.

La gestione dell’acidità di stomaco richiede attenzione e consapevolezza, ma con le giuste strategie è possibile migliorare significativamente la propria salute gastrointestinale. Se l’acidità si verifica più di due volte a settimana o se i sintomi peggiorano nonostante i rimedi, è fondamentale consultare un medico per esami diagnostici e un piano di trattamento adeguato.

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