Errori comuni che aggravano il reflusso e l’acidità di stomaco dopo i pasti

Errori comuni che aggravano il reflusso e l'acidità di stomaco dopo i pasti

Errori comuni che aggravano il reflusso e l'acidità di stomaco dopo i pasti

Francesco Sidoti

21 Settembre 2025

L’acidità di stomaco, nota anche come pirosi gastrica, è una condizione gastrointestinale comune che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Si manifesta con una sensazione di bruciore nella parte alta dell’addome o dietro lo sterno, frequentemente associata al reflusso gastroesofageo. Questo disturbo può risultare particolarmente fastidioso dopo i pasti e ci sono diversi errori comuni che possono esacerbare i sintomi.

Acidità di stomaco: cos’è e perché si verifica

L’acidità di stomaco si verifica quando il contenuto acido dello stomaco risale nell’esofago, irritando la mucosa esofagea. Normalmente, lo sfintere esofageo inferiore funge da barriera contro il reflusso, ma se questa valvola non funziona correttamente, gli acidi gastrici possono provocare disagio e bruciore. Vari fattori, tra cui la dieta, lo stile di vita e alcune condizioni mediche, possono contribuire a questo problema.

Principali cause di acidità dopo i pasti: errori da evitare

Molti episodi di acidità di stomaco sono causati da comportamenti alimentari e quotidiani scorretti. Ecco alcuni degli errori più comuni da evitare:

  1. Mangiare troppo velocemente: La fretta durante i pasti porta a una masticazione inadeguata e a una digestione inefficiente, aumentando il rischio di reflusso.
  2. Porzioni abbondanti: Grandi quantità di cibo possono dilatare lo stomaco e favorire il reflusso.
  3. Cibi irritanti: Alimenti come fritti, cioccolato, pomodori, agrumi, cipolla cruda e spezie possono irritare la mucosa gastrica.
  4. Consumo di alcol e caffeina: Queste sostanze possono rilassare lo sfintere esofageo e aumentare l’acidità.
  5. Sdraiarsi subito dopo aver mangiato: Questa abitudine facilita il reflusso e dovrebbe essere evitata.
  6. Indossare abiti stretti: Vestiti che esercitano pressione sull’addome possono contribuire al problema.
  7. Fumo: Il fumo non solo è dannoso per la salute, ma può anche aggravare i sintomi di reflusso.

In aggiunta a questi comportamenti, l’acidità di stomaco può essere influenzata da fattori come obesità, gravidanza, uso di farmaci antinfiammatori e stress, tutti in grado di indebolire lo sfintere esofageo.

Sintomi associati

Oltre alla sensazione di bruciore retrosternale, chi soffre di acidità di stomaco può avvertire vari sintomi associati, tra cui:

  • Rigurgito acido: Risalita di liquidi o cibo in gola.
  • Sapore amaro o acido in bocca: Spesso percepito dopo i pasti.
  • Gonfiore e sensazione di pienezza: Anche dopo piccole quantità di cibo.
  • Nausea ed eruttazioni frequenti: Questi sintomi possono risultare particolarmente fastidiosi.
  • Tosse secca o raucedine: Specialmente al mattino, a causa dell’irritazione dell’esofago.
  • Difficoltà a deglutire: Nei casi più gravi, possono insorgere problemi di deglutizione.

Questi sintomi tendono a peggiorare quando si è sdraiati o dopo sforzi fisici a stomaco pieno.

Come alleviare l’acidità di stomaco

Per alleviare i sintomi di acidità di stomaco, è fondamentale correggere alcune abitudini alimentari e di vita. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. Mangiare lentamente e masticare bene: Facilita la digestione e riduce il carico sullo stomaco.
  2. Preferire pasti piccoli e frequenti: Optare per porzioni più piccole aiuta a mantenere sotto controllo la pressione gastrica.
  3. Evitare cibi irritanti: Conoscere i propri trigger alimentari è essenziale per gestire l’acidità.
  4. Attendere almeno due ore prima di sdraiarsi: Aiuta a prevenire il reflusso.
  5. Dormire con il busto sollevato: Utilizzare cuscini o un letto inclinato può ridurre i sintomi notturni.
  6. Evitare alcol, fumo e caffeina: Queste sostanze possono aggravare il problema.
  7. Mantenere un peso corporeo sano: La perdita di peso, se necessaria, può contribuire notevolmente al miglioramento dei sintomi.

Se i rimedi naturali non sono sufficienti e i sintomi persistono, è importante consultare un medico. Un professionista potrà valutare la situazione e, se necessario, prescrivere farmaci specifici per il trattamento dell’acidità.

Quando preoccuparsi per l’acidità di stomaco

Se l’acidità si verifica sporadicamente, generalmente non è motivo di allerta. Tuttavia, è importante prestare attenzione a determinati segnali e consultare un medico se:

  • I sintomi si presentano più di due volte a settimana.
  • I sintomi peggiorano nonostante i rimedi adottati.
  • Si avverte dolore toracico persistente o simile all’angina.
  • Ci sono difficoltà a deglutire o una sensazione di nodo alla gola.
  • Si verifica una perdita di peso involontaria.
  • Si accusano nausea o vomito ricorrente.

In questi casi, potrebbero essere necessari esami diagnostici come la gastroscopia o la pH-metria esofagea per individuare e trattare la causa sottostante dell’acidità di stomaco.

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