Epatite A, allarme per l’aumento dei casi: ecco come si diffonde e i sintomi

Epatite A: come si diffonde e le sue caratteristiche

Epatite A: come si diffonde e le sue caratteristiche | Pixabay @SyhinStas - Saluteweb

Federico Liberi

28 Novembre 2025

Nel primo semestre 2025 i casi di epatite A crescono del 55%, con incidenza maggiore tra uomini e nelle grandi città: le sue caratteristiche

Un preoccupante aumento dei casi di epatite A sta interessando l’Italia nel primo semestre del 2025, in linea con un trend europeo segnalato dall’ultimo bollettino del Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute (Seieva), coordinato dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Oltre all’epatite A, si osserva una crescita anche dei casi di epatite E, mentre l’epatite B registra un calo e l’epatite C rimane stabile.

Epatite A: diffusione, sintomi e dati epidemiologici aggiornati

L’epatite A è una malattia infettiva acuta del fegato causata dal virus HAV, che si trasmette prevalentemente per via oro-fecale, tramite il consumo di acqua o cibo contaminati, come molluschi crudi, frutti di mare e frutti di bosco, o attraverso contatti stretti, inclusi i rapporti sessuali oro-anali. Il periodo di incubazione varia da 15 a 50 giorni e spesso la malattia si presenta con sintomi quali febbre, nausea, dolori addominali e ittero. Nei bambini e in molti adulti può essere asintomatica, ma in alcuni casi può manifestarsi in forma grave, con un rischio di mortalità che aumenta con l’età.

Nel primo semestre 2025 sono stati segnalati 247 casi di epatite A, un aumento significativo rispetto ai 159 dello stesso periodo del 2024. Le regioni più colpite sono Lombardia (18,6%), Emilia-Romagna (16,6%) e Lazio (15,8%). Gli uomini rappresentano il 64% dei casi, con una maggiore incidenza tra i 35 e i 54 anni (35,2%). Il 47,1% dei contagi è associato al consumo di frutti di mare, il 24% a frutti di bosco e il 23% a viaggi in aree endemiche. Inoltre, si registra un incremento dei casi tra uomini che fanno sesso con uomini (MSM), con un’incidenza salita al 29,8% rispetto all’11,4% nel 2024.

Epatite A
Epatite A | Pixabay @Hailshadow – Saluteweb

 

Tra i casi noti, spicca la recente testimonianza di Francesca Barra, giornalista e scrittrice, che ha reso pubblica la sua esperienza personale di ricovero per epatite A insieme a suo figlio a Milano, sottolineando l’importanza della vaccinazione e della prevenzione, specie in considerazione della diffusione crescente della malattia nelle grandi città italiane.

Altre epatiti e implicazioni sanitarie

Parallelamente, l’epatite B mostra una diminuzione dei casi, con 72 notifiche da inizio anno, concentrate in Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio, mentre l’epatite C rimane stabile intorno ai 25 casi. L’epatite E, invece, presenta un aumento, con 60 casi, prevalentemente maschili e associati al consumo di carne di maiale e cinghiale, ma si evidenzia anche una sottostima diagnostica per la scarsa applicazione del test specifico.

Le autorità sanitarie sottolineano la necessità di rafforzare la sorveglianza e promuovere campagne di informazione e vaccinazione, in particolare per i contatti dei casi, i viaggiatori verso zone a rischio e le popolazioni vulnerabili, come gli MSM.

Contesto epidemiologico e prevenzione

L’epatite A, pur generalmente benigna e autolimitante, richiede attenzione perché la trasmissione avviene durante un periodo in cui il soggetto può essere asintomatico ma contagioso. La malattia non cronicizza e l’immunità acquisita dopo l’infezione è permanente. Tuttavia, la diffusione crescente impone un incremento delle misure preventive, tra cui un’adeguata igiene personale, la corretta manipolazione degli alimenti e, soprattutto, la vaccinazione.

L’esperienza recente di Francesca Barra, oltre a richiamare l’attenzione pubblica sulla malattia, evidenzia una carenza di comunicazione e disponibilità vaccinale, temi su cui l’Iss invita a intervenire con campagne mirate.

L’epatite A si inserisce in un più ampio quadro di infezioni che si trasmettono anche per via sessuale, come evidenziato dal Congresso SIMaST di Firenze, dove si è discusso anche del ritorno di altre malattie sessualmente trasmissibili e della crescente sfida rappresentata dalla resistenza a antibiotici e antimicotici, elementi che rendono ancora più urgente un approccio multidisciplinare e preventivo.

Le autorità sanitarie ribadiscono che la vaccinazione contro l’epatite A è sicura, efficace e rappresenta il principale strumento per contenere l’epidemia in corso, soprattutto nei gruppi a rischio e nelle aree urbane maggiormente colpite.

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