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Ecco come l’esercizio fisico può prevenire il Parkinson nelle donne

L’esercizio fisico, se svolto in modo costante, può aiutare a ridurre fino al 25% la possibilità di sviluppare il Parkinson e i suoi effetti nelle donne. Questo è quello che ha dimostrato un nuovo studio francese, durato 30 anni, pubblicato sulla rivista Neurology, che ha visto il coinvolgimento di oltre 95mila donne, di 49 anni in media, che non avevano il Parkinson al momento dell’inizio dello studio.

Ecco come l’esercizio fisico può prevenire il Parkinson nelle donne

Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Università Saclay di Parigi, dell’Ospedale universitario Salpêtrière e dell’Università di Bordeaux, hanno preso in esame l’esercizio fisico delle partecipanti per tre decenni, includendo sport, camminate, giri in bicicletta, giardinaggio, salire le scale e pulire la casa.

I dati per gli uomini sono risultati essere molto simili, ma quelli relativi alle donne hanno lasciato i ricercatori a bocca aperta: nell’arco dei 30 anni, 1.074 donne delle 95mila prese in esame, hanno sviluppato il Parkinson.

Immagine | Pixabay @shapecharge – Saluteweb.it

I risultati dello studio sono chiari, infatti, man mano che il livello di esercizio fisico aumenta, il rischio di Parkinson diminuisce. Le donne che facevano più esercizio, in base ai tempi e all’intensità, hanno mostrato un rischio di sviluppare la malattia inferiore del 25% rispetto a quelle più sedentarie. Secondo i ricercatori, dunque, l’attività fisica può aiutare a prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia.

Ma quali sono le ragioni di questi risultati?

Probabilmente il tutto è da ricondurre alla carenza di dopamina: il Parkinson, infatti, è una patologia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso, che di conseguenza può provocare tremori incontrollabili, rigidità muscolare e problemi di andatura ed equilibrio, ma anche disturbi del sonno, depressione, deficit di memoria e affaticamento. Come molte altre malattie degenerative, si prevede che diventi una delle principali cause di morte nella popolazione sempre più anziana. Di solito si manifesta intorno ai 58-60 anni, e si stima che circa l’1% dei soggetti di età superiore ai 65 anni soffra di questa malattia neurodegenerativa. I sintomi derivano, generalmente, dall’insufficiente produzione di dopamina da parte dei neuroni. Non esiste una cura, ma solo trattamenti per alleviare i sintomi. L’esercizio fisico, dunque, è molto importante anche per chi ha il Parkinson, ad esempio può migliorare le funzioni cognitive, la qualità del sonno e la qualità di vita, oltre a rallentare la progressione dei sintomi motori.

Il consiglio per tutte le donne, ma anche per gli uomini, è quello di non sottovalutare mai l’attività fisica, infatti, la ricerca sta dimostrando sempre di più quali siano i suoi incredibili benefici.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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